domenica, 5 Maggio 2024

Omt, il turismo cinese crescerà del 15-20% nei prossimi 10 anni

Già oggi sono circa 30 milioni di cinesi in grado di spendere tra i 3 e i 5 mila Euro

Già oggi almeno 30 milioni di cinesi, pari al 15% della popolazione ricca, sono pronti a viaggiare e a spendere tra i 3 mila e i 5 mila dollari per visitare il Vecchio Continente e soggiornare anche in Italia. La Cina è entrata nel terzo millennio come il Paese a maggiore crescita economica a livello mondiale e, anche relativamente al turismo, i dati sono estremamente significativi. La crescita del mercato cinese dal punto di vista turistico sembra, infatti, inarrestabile: l’Organizzazione mondiale del turismo (Omt) prevede una crescita
di questo mercato del 15-20% all’anno nei prossimi 10 anni mentre stime più prudenti ipotizzano un incremento annuo del 12%. Nel 2020, sempre secondo l’Omt, la Cina sarà la prima destinazione turistica in entrata nel mondo e occuperà la
quarta posizione per turismo in uscita, sempre a livello mondiale. I dati sono stati raccolti da ‘Marketing Cina’ un manuale realizzato come strumento di supporto per gli operatori interessati ad approfondire le proprie conoscenze di marketing turistico realizzato da Teamwork per conto di ‘Buy Veneto’. Nel 2002 – secondo dati del Cnta, China national Tourism Administration – la Cina ha superato il Giappone quanto a partenze per l’estero e in quello stesso anno i viaggiatori cinesi in Europa sono stati 645.000 con una spesa pari a 2 miliardi di euro. Le stime sui viaggiatori cinesi all’estero nel corso del 2003 indicano una cifra di 20 milioni di persone, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. Da uno studio effettuato nel 2003 dal World Travel and Tourism Council emerge che i cinesi mostrano una propensione alla spesa per i viaggi
all’estero tra le più alte al mondo: circa 1.700 euro pro-capite per soggiorni con 12 pernottamenti. I viaggi per motivi privati riguardano circa il 50% del totale dei viaggi all’estero in un anno. Sempre secondo questo studio i cinesi
scelgono soprattutto le città(40%), poi le località balneari (27%) e i tour (20%). I cinesi, poi, sono generalmente più giovani rispetto ai viaggiatori provenienti dagli altri principali mercati turisti mondiali, avendo un’età media di 37 anni. Gli esperti ritengono che mentre la prima generazione di cinesi ha appena iniziato a viaggiare all’estero, ora è all’orizzonte una seconda generazione. Gli effetti ella globalizzazione accelereranno l’omogenizzazione dei loro gusti e dei loro desideri e l’ipotesi è quella di trovarsi presto di
fronte ad una generazione più curiosa, legata a motivazioni anche diverse, rispetto a quelle classiche. Allo stato attuale, si ipotizza che sarà presto possibile commercializzare vacanze legate allo sport, al calcio in primo luogo; opera e lirica, così come pure i viaggi di nozze, le crociere e gli shopping
tour. I target di potenziali turisti a cui secondo Teamwork rivolgersi nel prossimo futuro, sono sostanzialmente: professionisti, dirigenti e imprenditori con un buon livello di istruzione e di reddito; i giovani figli di famiglie benestanti che non hanno ancora raggiunto l’indipendenza economica ma il
cui benessere sta molto a cuore alle famiglie e le donne d’affari che, contrariamente alla maggioranza dei Paesi asiatici, presentano un livello culturale, un’apertura mentale, un’indipendenza economica e una libertà sociale che offre loro l’opportunità di intraprendere viaggi a lunga distanza, esattamente come gli uomini. In generale, il turista cinese desidera un soggiorno molto tradizionale, finalizzato principalmente alla visita delle
città e dei monumenti più famosi, sempre seguito da guide. I pacchetti prevedono quasi sempre pranzi nei ristoranti cinesi e alberghi a 3-4 stelle. Il turismo verso l’estero è interamente gestito dai tour operator e dalle agenzie di viaggio autorizzate, che attualmente sono 528. Il profilo di sintesi, almeno al momento, è questo: turisti di gruppo, inesperti, soggiornano per pochi giorni, amano tour e piatti tradizionali, comprare souvenir e fare shopping dei marchi più famosi. L’Italia è tra i Paesi preferiti dai turisti cinesi. Le
città più visitate sono Roma, Firenze, Pisa, Venezia e Milano con una crescita di presenze a Palermo e nella Sicilia in generale. Un’indagine Enit di quest’anno mostra che tutte le principali agenzie organizzano viaggi verso l’Italia e il 27% di esse ha viaggi dedicati esclusivamente all’Italia; la stessa indagine mostra chiaramente che chi è venuto in Italia porta con sè l’idea che il nostro Paese sia un luogo in cui vale la pena tornare. I punti di debolezza del ‘prodotto Italia’ sono: la sicurezza personale, gli alberghi non sempre adeguati per i cinesi che chiedono strutture grandi e nuove, strumenti
promozionali inadeguati, generici o senza traduzione e gravi inefficienze negli iter burocratici per il rilascio dei visti.

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