mercoledì, 22 Maggio 2024

“Overbooking” nel mirino dell’Europarlamento

Aumentano i rimborsi dovuti ai passeggeri lasciati a terra

Giro di vite contro l’overbooking, il mancato imbarco di passeggeri che hanno regolarmente prenotato un posto su un volo aereo: la commissione trasporti dell’Europarlamento ha approvato ieri un emendamento destinato a far lievitare i rimborsi che le compagnie possono essere chiamate a pagare. La commissione trasporti, su iniziativa dell’europarlamentare italiano Giorgio Lisi, ha emendato una proposta di direttiva dell’eurogoverno, fissando a 200 euro il rimborso spettante ai
passeggeri che non vengono imbarcati su voli di lunghezza inferiore a 1.000 chilometri, a 400 euro il rimborso per le tratte comprese tra i 1.000 ed i 3.500 chilometri ed a 600 euro il rimborso per i voli di durata superiore ai 3.500 chilometri. Le nuove regole dovrebbero applicarsi a tutti i passeggeri in partenza da un aeroporto comunitario ed a tutti quelli che vengono lasciati irregolarmente a terra da una compagnia di trasporto aereo o da un organizzatore di viaggi comunitario anche se in partenza da un aeroporto di un paese terzo, purché la destinazione del volo sia uno Stato membro dell’Ue. La proposta sarà sottoposta all’approvazione dall’Assemblea
di Strasburgo nella sessione plenaria di ottobre. Se otterrà la luce verde passerà all’esame dei ministri dei trasporti dell’Unione europea.

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