“Non siamo ancora in allarme, ma teniamo la situazione sotto controllo”. E’ cauto Francesco Cascio, assessore regionale al turismo. Il pericolo di un crollo del settore, dopo i tragici eventi dell’11 settembre, si fa sentire anche in Sicilia. Taormina registra già un calo di arrivi pari al 12% nei mesi di settembre e ottobre. E adesso a disdire non sono solo gli operatori d’oltreoceano, ma anche quelli europei. Entro la fine dell’anno si prevede che il calo delle presenze di turisti stranieri – americani e giapponesi in primo luogo – raggiunga quota settantamila unità. Le ripercussioni più gravi sono quelle legate all’occupazione: si preannunciano licenziamenti e tagli nei servizi turistici e in tutte le imprese legate al settore. Nell’incontro tenutosi a Palermo, gli albergatori aderenti all ‘URAS ( Unione regionale albergatori siciliani) hanno chiesto a Cascio di avviare un programma urgente di riqualificazione e promozione dell’offerta turistica isolana.