domenica, 19 Maggio 2024

Panaviation, Tuninter non è mai stata nostra cliente

C’era invece l’aereo della SiFly che nel ’99 si schiantò in Kosovo

La compagnia aerea Tuninter non
e’ stata fra i suoi clienti mentre la SiFly si’. Lo ha detto
Enzo Fregonese, di 74 anni, il broker della Panaviation Srl, che
vende ricambi d’aereo, in una intervista al quotidiano La Nuova
Sardegna. Alla societa’ erano stati sequestrati a Ciampino circa
un milione di pezzi di ricambio, oggetto di una inchiesta della
Procura della Repubblica di Tempio Pausania sui pezzi di aerei
riciclati, e successivamente dissequestrati dopo il
patteggiamento avvenuto circa due anni fa.
Dalla sua sede dell’Eur, a Roma, ha spiegato che dei ricambi
non ha venduto nulla perche’ sono al vaglio dell’Enac. Il
magistrato titolare dell’indagine sui pezzi di ricambio degli
aerei, Renato Perinu, dopo la richiesta di sequestro di parte
della documentazione avanzata dai legali dei superstiti della
sciagura dell’Atr 72 della Tuninter e dalla Uil, che nei
procedimenti aperti a Bari e Palermo si e’ costituita parte
civile, ha spiegato che il materiale catalogato dalla Procura e’
stato dissequestrato e consegnato all’Enac.
Fra i clienti di Panaviation oltre 800 compagnie, piccole e
grandi. ”La Tuninter tunisina? Mai avuta fra i miei clienti,
per il semplice motivo che quattro anni fa quella compagnia
charter non esisteva. La SiFly? Si’ e’ nei miei elenchi ma a
quella compagnia, che non aveva grandi disponibilita’
finanziarie, ho venduto solo minuteria, qualche lampadina, anche
perche’ non trattavo avionica o pezzi di Atr”.
La Procura della
Repubblica di Tempio Pausania ha disposto, inoltre, una perizia
tecnica su un altimetro Gprws che non avrebbe fornito la quota
dell’aereo all’equipaggio dell’Atr 42 SiFly noleggiato dall’Onu
per effettuare viaggi di solidarieta’ fra l’Italia ed il Kosovo
e che si schianto’ con 24 persone a bordo su una montagna nei
pressi di Pristina il 12 novembre 1999.

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