lunedì, 6 Maggio 2024

PARCHI, ASSORO SI CANDIDA

Pronto un progetto per 45 milioni di euro per un’area archeologica

La piccola Assoro, comune in provincia di Enna, vara un grande progetto per l’’istituzione di un grande parco archeologico di parecchie centinaia di ettari che abbraccerebbe una buona parte del territorio comunale. Gli obiettivi prefissati sono quelli di rendere visibili e visitabili in un unico grande parco archeologico le aree di maggiore interesse del territorio, come complessi architettonici di notevole pregio, masserie da ristrutturare e utilizzare come strutture ricettive, la riutilizzazione in chiave turistica dei siti minerari di zolfo e della linea ferroviaria Dittaino Assoro, dismessa ma con tracce ancora recuperabili. Inoltre dotare il territorio dell’area di Piano Comune con un sistema integrato di infrastrutture di supporto alla fruizione del parco archeologico diffuso come sportive-ricreative, specializzate nel settore della tecnologia avanzata. Un primo passo importante è stato compiuto. Nei giorni scorsi infatti la giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità per il recupero e la valorizzazione dell’area di Piano Comune e di Piano Murra, completato dalla società capitolina “Via Servizi” costato circa 350 mila Euro grazie a dei finanziamenti regionali e comunitari. Adesso l’elaborato verrà inviato all’assessorato alla Presidenza che a sua volta lo inoltrerà alla Commissione Interministeriale per la Programmazione Economica del ministero del Bilancio che dovrà valutarne la possibilità di finanziamento. Se tutto andrà per il verso giusto il progetto richiederà un investimento di circa 45 milioni di Euro. Assoro è stato l’unico comune della provincia ad avere proposto una idea progetto accettata dal Cipe nella programmazione del 1998. Entro il mese di marzo od al massimo nei primi giorni di aprile, l’amministrazione comunale organizzerà una assemblea pubblica dove saranno illustrate le peculiarità dell’elaborato. Dopodichè sarà proposta, attraverso una concertazione, la stipula di un protocollo d’intesa che dovrà coinvolgere tutti quei soggetti pubblici interessati, le università anche straniere, i comuni limitrofi ma anche dei privati che crederanno nell’ambiziosa iniziativa

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