Parmatour, ritorno all’utile nel 2005

La società di Calisto Tanzi riduce la fase di riassetto

Un miglioramento a due cifre del margine operativo lordo e del risultato netto quest’anno, pur in una situazione di negatività, il raggiungimento del break even per il Mol nel 2004 e un ritorno all’utile netto tra il 2005 e il 2006. Questi i principali obiettivi del piano industriale di Parmatour, la società che racchiude le attività nel turismo del patron della Parmalat Calisto Tanzi (reduce da un imponente accordo di ristrutturazione del debito da 310 milioni con le banche) illustrate dall’amministratore delegato della società Roberto Tedesco in un incontro a Milano. ”Abbiamo completato la fase di riassetto societario e finanziario e definito il perimetro – ha detto Tedesco – e puntiamo a divenire uno dei principali player del settore che, ora polverizzato in piccole realtà (la nostra quota è al 5%), è destinato a vedere un processo di concentrazione”. Per quanto riguarda gli effetti degli eventi bellici e terroristici sul comparto turismo, secondo Tedesco ”dobbiamo abituarci a convivere con tali paure, perché la gente vorrà muoversi egualmente, anche se a noi chiede sempre maggiore sicurezza”. In particolare Parmatour (controllata al 100% dalla famiglia Tanzi) si dice pronta a cedere quote di minoranza solo con
partner di tipo ”industriale” e, di preferenza, stranieri anche se per ora ”non ci sono trattative in corso”. Nel frattempo la società punta soprattutto al miglioramento dell’efficienza gestionale: ”la struttura attuale costa molto – afferma Tedesco – e c’è molto da fare”, anche se sono da escludere riduzioni della forza lavoro. ”Abbiamo raccolto la fiducia del nostro azionista e dei finanziatori – spiega l’ad – che hanno dimostrato di credere nel nostro business come dimostra il 96% di adesioni al nostro piano di ristrutturazione”.

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