venerdì, 19 Aprile 2024

Parmatour: Tonna, Francesca Tanzi sapeva da 5 anni

L’ex direttore finanziario di Parmalat ricostruisce le tappe del crack

Francesca Tanzi sapeva. E sapeva ”almeno da cinque anni” delle decine di milioni di euro ”distratti da Parmalat a favore delle società del turismo” perché vedeva entrare ingenti somme ”che poi utilizzava per i pagamenti di alberghi, villaggi, operatori turistici ed altri”. A chiamare sempre più in causa la figlia dell’ex patron di
Parmalat e che di fatto gestiva la ‘galassia turismo’ di
proprietà della famiglia è stato l’ex direttore finanziario
Fausto Tonna. Interrogato dal pm di Parma Antonella Ioffredi, Tonna ha descritto il sistema di alta alchimia finanziaria grazie al quale il gruppo di Collecchio riusciva ad ingrassare e mantenere in vita le società del turismo di Calisto Tanzi. Al centro delle operazioni una società, la Business & Leasure, nei confronti della quale l’ex direttore finanziario aveva disposto e firmato un accreditamento di 95 milioni di euro provenienti dal conto corrente della Parmalat Finance Corporation. ”Allo stesso modo – ha aggiunto l’ex direttore finanziario – ho disposto l’accreditamento di 49,5 milioni di euro a favore di Curcustle che poi li ha girati alla Business & Leasure”. Tonna ha spiegato che il denaro derivava da disponibilità che Parmalat Finance Corporation aveva grazie all’emissione di bond e alla liquidità che perveniva dal gruppo e che la causale del versamento dei 95 milioni di euro era per l’acquisto di bond da parte di Parmalat Finance Corporation nei confronti di Business & Leasure. Bond che in realtà ”non vennero mai emessi da quest’ultima. Alla fine il debito maturato dalle società del
turismo di calisto Tanzi – ha precisato – è stato trasformato
in promissori notes (Cambiali internazionali, ndr.) che poi sono finite nel fondo Epicurum”. L’ex direttore finanziario ha continuato spiegando che la ”cifra complessiva passava dalla Leasure alla Hit International in parte come capitale sottoscritto dalla Web Holding ed in parte come versamento in conto futuro aumento di capitale da parte di Web Holding”. Tonna ha inoltre fatto i nomi delle persone, in particolare all’interno del gruppo turistico, che conoscevano ”bene la vicenda” e la ”provenienza distrattiva delle somme pervenute” da fine del 2002. ”In questo periodo – ha proseguito – sono stati sicuramente distratti da Parmalat spa
a favore delle società del turismo almeno qualche decina di
milioni di euro. Tonna ha chiuso il capitolo ribadendo: ”Francesca Tanzi vedeva il flusso in entrata delle somme della Parmalat che poi utilizzava per i pagamenti di alberghi, villaggi, operatori turistici ed altri”.

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