Su cinque turisti diretti nei paesi tropicali solo uno è consapevole del pericolo di contrarre la malaria. Lo ha affermato Francesco Castelli, dell’Istituto di Malattie infettive e tropicali dell’Università di Brescia, durante la sua relazione al 5/o Congresso nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali a Taormina. Secondo Castelli, inoltre, una delle cause, è data anche dal costante aumento dei voli last minute. Molti, infatti, sfruttando l’opportunità di viaggiare in modo economico, colgono queste occasioni al volo che però non danno nemmeno il tempo di fare una corretta profilassi. Così capita che si parte per un viaggio di piacere e, senza nemmeno saperlo, si torna malati. Castelli ha citato i dati di un’indagine fatta intervistando circa 5000 turisti, fermati, in una dozzina di aeroporti d’Europa, direttamente ai ‘gate’ di voli diretti in paesi dove la malaria è endemica. Alla domanda “Sai se c’è la malaria nel paese in cui ti stai recando?”, l’11% non ha risposto, il 22% ha risposto ‘non lo so’, per il 19% non c’era alcun rischio e per il 26% il rischio c’era ma era basso. Solo 22 viaggiatori su 100, poco più di uno su cinque, hanno risposto di essere consci di recarsi in un paese ad alto rischio di malaria.
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