sabato, 18 Maggio 2024

Ponte sullo Stretto, il No di siciliani e calabresi doc

Sottoscritto l’appello degli ambientalisti

«Per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno, No al Ponte sullo Stretto di Messina», per chiedere al Governo «che si dichiari conclusa una progettazione infinita che ha prodotto sinora risultati molto modesti». Oltre 30 esponenti del mondo accademico e della cultura, prevalentemente calabresi e siciliani, sono i primi firmatari dell’Appello lanciato dal coordinamento delle associazioni ambientaliste che hanno deciso di sottoscrivere il documento «perché invece del Ponte si realizzino opere prioritarie necessarie, a cominciare dal potenziamento del sistema ferroviario e dall’adeguamento degli assi stradali e autostradali siciliani e calabresi». Un appello che da lunedì tutti potranno sottoscrivere sui siti:: www.italianostra.org; www.legambiente.com; www.wwf.org Le associazioni ambientaliste chiedono che, conseguentemente, venga sciolto il carrozzone pubblico della Ponte sullo Stretto SpA che in questi 11 anni (venne costituita nel 1981) ha speso di sola progettazione più di 80 milioni di euro, cui si aggiungeranno i 20 previsti dalla Legge Finanziaria 2003.
L’Appello è stato presentato venerdì 6 dicembre a Palazzo delle Aquile a Palermo con il contributo di Mario Tozzi, geologo e conduttore del programma RAI Gaia, il pianeta che vive e da Domenico Marino, economista dell’Università di Reggio Calabria e coautore del libro «Il Ponte insostenibile». «Un verso scandalo, quello del Ponte, per il quale, in assenza di finanziamenti per la sua realizzazione, si chiede addirittura alle Regioni di contribuire (la Regione Calabria ha approvato il 20 novembre 2002 una variazione di bilancio di poco più di 2 milioni di euro) per redigere un progetto di cui si discute da 50 anni, senza riuscire a produrre un calcolo credibile dei costi e dei benefici dal punto di vista ambientale, sociale, economico e trasportistico», commentano Vittoria Alliata, consigliere nazionale di Italia Nostra, Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente e Gaetano Benedetto, responsabile delle relazioni istituzionali del WWF Italia.
(segue)

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