Stop della Camera alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ieri mattina con 272 voti favorevoli e 234 contrari, è stata approvata la mozione del centrosinistra presentata dal capogruppo dell’Ulivo Dario Franceschini, in cui l’opera che doveva unire la Sicilia al continente è giudicata “non prioritaria”. Ma che impegna il governo a realizzare altri interventi ai quali occorre dare “assoluta priorità ” per il miglioramento della viabilità nel Mezzogiorno: in particolare il completamento della Salerno-Reggio Calabria e il miglioramento della rete autostradale siciliana. A questo punto il Governo sembra intenzionato a trovare un possibile accordo con Impregilo, la capogruppo della cordata di imprese vincitrici della maxicommessa da oltre 4 miliardi di euro per la realizzazione del Ponte. L’obiettivo è trovare una via d’intesa per salvare il contratto ed evitare penali puntando a realizzare le opere collaterali viarie e ferroviarie sulle sponde calabrese e siciliana. “Il progetto non è stato smontato – ha dichiarato ultimamente il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro – con quei soldi già stanziati si fanno prima le opere complementari, che servono comunque alla Sicilia e alla Calabria”.
