sabato, 27 Aprile 2024

Presentati a Marrakech i numeri dell’indagine realizzata con gli agenti

Internet, network di agenzie e last minute gli argomenti sul tappeto nel corso dei lavori

Gli agenti di viaggio della Fiavet, riuniti a Marrakech, in Marocco, in occasione del 38° congresso, si interrogano oggi sul futuro del loro lavoro: “L’agenzia di viaggi, impresa al centro del mercato turistico: rischi ed opportunità”. Due sessioni di lavoro per discutere di internet, dei network delle agenzie di viaggio, di last minute, ed ancora di fee d’agenzia sul biglietto aereo, di competenza esclusiva delle regioni nel settore del turismo.
La Fiavet ha distribuito prima del congresso un questionario ai suoi associati per avere una radiografia della situazione.
Associati Fiavet 51,3%, non associati 48,7, agenzie in città capoluogo 54,3, agenzie in altri comuni 45,7.
Internet al momento è un rischio per il 59,3% degli agenti di viaggio interpellati, i quali hanno risposto nel 31,9% che “è un canale non regolamentato che propone spesso prodotti di basso prezzo attraenti per il cliente che non è pero’ in grado di controllarne l’effettiva qualità”. Secondo il 27,4%, invece, internet costituisce un rischio perché è uno “strumento che consente ai fornitori di vendere al consumatore senza bisogno di intermediazione”.
Al contrario, per il 40,7% internet è un’opportunità perché nel 21,2% è “un prodotto che permette di raggiungere una clientela potenziale molto più ampia che con qualsiasi altro sistema”. Il 19,5% risponde che, grazie alla rete, “acquisisco informazioni su prodotti turistici nazionali ed esteri che arricchiscono le mie conoscenze, aumentano la mia capacità di convincere il cliente”.
Altro argomento i network di agenzie di viaggi che nel 69,9% costituiscono un rischio. Nel 42,5% delle risposte “le nuove aperture in franchising immettono sul mercato concorrenza non qualificata che crea problemi per i clienti e scredita tutta la categoria, mentre il 27,4% afferma che «con il loro potere contrattuale spuntano dai fornitori condizioni di prezzo più concorrenziali». Per il 30,1% i network sono un’opportunità: il 16% osserva che «il marketing del network è più forte e diffuso di quello che potrei fare da solo, fidelizzo la mia clientela e ne acquisisco di nuova», mentre il 14,1% dice che «tramite il network utilizzo servizi centralizzati riducendo i costi amministrativi e lascia più tempo per concentrarmi sulle vendite ». Una parte di agenti dice si’ ai network ma a condizione che i contratti siano sicuri e determinati prima.
Terzo argomento in discussione i last minute.
In questo caso, secondo l’84,4% il proliferare di queste nuove forme di vendita dei viaggi e di una valanga tariffe scontate costituisce un rischio : il 51,4% dice che «accentua troppo l’attenzione del cliente sul solo prezzo e diventa arduo spiegare l’importanza di altri dettagli che sono fondamentali per la riuscita del viaggio. Il 33% sostiene che “anche a parità di percentuale di commissione, il crollo indiscriminato dei prezzi abbassa i miei ricavi non coprendo più i costi del mio servizio”. Per il 15,6 per cento last minute è, invece, un’opportunità: l’8,3 per cento dice che “aumenta la gamma dell’offerta e dimostro ai clienti la soluzione più conveniente e più adatta alle sue esigenze», il 7,3% afferma che offre «servizi alla portata di tutti che mi permettono di acquisire nuovi clienti che non sarebbero mai entrati nella mia agenzia».
Il presidente nazionale Antonio Tozzi, a proposito di internet, ha affermato che «non basta un clic per viaggiare sicuri e gli agenti non possono essere sostituiti tout court e la nostra professionalità non puo’ essere battuta da internet; la paura invece è che pseudoagenti si inseriscano nel mercato creando danni all’immagine dell’intera categoria ».
Fra gli altri argomenti in discussione il fee d’agenzia sul biglietto aereo e la compenza esclusiva delle regioni in materia di turismo, di quest’ultimo tema parlerà anche il vicepresidente di Fiavet Giuseppe Cassarà.

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