Il sindaco Diego Cammarata ha presentato sabato a Villa Niscemi il direttore artistico per i grandi eventi della città: il Festino di Santa Rosalia, la rassegna estiva, le manifestazioni di Natale e Capodanno e il Carnevale. Il direttore artistico è il professore Davide Rampello, regista, autore e docente di “Promozione dell’immagine” all’università di Padova. “Abbiamo voluto collegare in un unico progetto, con una filosofia comune ha detto il sindaco Cammarata i quattro eventi più importanti della città, e per far questo abbiamo creato una struttura unica di gestione, con un’unica direzione artistica e di produzione. Il gruppo di lavoro, che sarà coordinato dall’assessore alla Cultura, Gianni Puglisi, svilupperà, progetterà e realizzerà i grandi eventi di Palermo. Al suo fianco opererà l’Ufficio grandi eventi, che in questi mesi ha fatto un ottimo lavoro, raggiungendo importanti risultati e sviluppando professionalità che vogliamo mantenere e valorizzare”. “Coinvolgeremo ha aggiunto il Sindaco anche le istituzioni culturali della città, dal Teatro Massimo al Biondo agli Amici della Musica, per puntare innanzitutto sulla qualità, valorizzando la loro capacità produttiva e di ideazione, consentendo in questo modo all’Amministrazione anche un risparmio sui costi”. Il gruppo di lavoro è costituito da una decina di tecnici: ne fanno parte, tra gli altri, Pasquale Grossi, scenografo, Luca Masia, assistente alla direzione artistica e Federico Alessi, consulente per il cartellone artistico. “La scelta di creare una struttura per i grandi eventi ha detto il direttore artistico, Davide Rampello è un passo importante per il Comune: vuol dire dotarsi di una linea editoriale unica, puntando su coerenza, continuità e dando un ruolo preponderante al marketing, alla comunicazione e alla promozione del territorio”. “La presentazione di oggi – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Gianni Puglisi – dimostra che proprio dai grandi eventi parte il cambiamento di metodo nella gestione della politica culturale di Palermo. La filosofia di queste grandi manifestazioni diventa quella di creare momenti che, seppur diversi, sono accomunati dalla partecipazione della città a un progetto volto alla sua crescita”.