Un saggio che prende le mosse dalle antiche tradizioni, per suggerire un percorso d’indagine nell’uomo, che affronti il rapporto con la propria quotidianità. È questo il filo conduttore del libro “La Tradizione del Sé”, scritto dal giornalista Alberto Samonà, e pubblicato da Atanòr Editore di Roma, presentato a Palermo lo scorso luglio.
L’intento de “La Tradizione del Sé” sembra essere quello di tenere sempre viva l’attenzione sul rapporto dell’uomo con se stesso, affrontando tutti gli aspetti che riguardano la sapienza ‘esoterica’ antica con una metodologia rigorosamente tradizionale, e spiegando come la meta finale possa essere conseguita soltanto attraverso l’esperienza personale ed unica che ogni uomo intraprende. Numerosi i riferimenti, contenuti nel libro, al pensiero di Rene Guenòn, di Julius Evola, all’insegnamento del mistico armeno Georges Ivanovitch Gurdjieff, all’islam dei monaci dervisci e al paganesimo romano e italico.
In questo saggio, Samonà analizza le vie iniziatiche che conducono verso la conoscenza di se stessi, tracciando un quadro d’insieme che collega la variegata simbologia esoterica e la psicologia. Nel libro si ricostruisce anche la figura di Santa Rosalia in chiave “pagana” e si descrivono le corrispondenze simboliche tra la “Santuzza” e il Genio di Palermo. Temi a volte difficili, ma scritti in modo semplice e accessibile a tutti.
