martedì, 14 Maggio 2024

Privacy, il Garante belga dà ragione a Cappato

Il trasferimento dei dati alle compagnie amricane viola la legge belga

Il garante della privacy belga ha dato ragione all’europarlamentare dei Radicali Marco Cappato che nel maggio 2003 aveva fatto ricorso alla Commissione belga
per la tutela della vita privata dopo avere viaggiato dal Belgio verso gli Usa su tre compagnie aeree americane ed aver appreso dalla stampa della pratica di trasferire i dati personali dei passeggeri alle autorità statunitensi. Lo ha reso noto lo stesso Cappato il quale ha indicato che la Commissione ha constatato, in un Parere del 18 dicembre 2003, che le compagnie aeree americane che hanno trasferito i dati personali dei passeggeri ”hanno violato la legge belga di applicazione delle direttive europee in materia e che il parere è stato inviato al Ministero della giustizia belga, che prenderà i provvedimenti del caso”. ”Questo parere – ha dichiarato Cappato – fa chiarezza su un falso dibattito che vorrebbe l’Unione europea costretta a subire una legislazione unilaterale americana, e dunque impegnata attraverso la Commissione europea a trovare un compromesso con gli Stati Uniti affinché essi aumentino le garanzie fornite nel trattamento dei dati personali. In realtà, l’Europa, sia a livello di Commissione europea che a livello di Stati nazionali, sarebbe in grado di imporre, se lo volesse, a tutte le compagnie aeree il rispetto della legge”. L’eurodeputato ha reso noto che domani, in occasione della
riunione della Commissione Libertà del Parlamento Europeo,
renderà noto il parere ai colleghi che ”sono chiamati a
decidere nelle prossime settimane sulla possibilità di
ricorrere alla Corte di Giustizia contro la Commissione Ue sulla violazione del diritto Ue sulla privacy”. ”In particolare – ha concluso Cappato – mi rivolgo al Garante italiano Stefano Rodotà, che è anche presidente del Gruppo dei garanti europei, affinché intervenga sul piano interno ed europeo per l’applicazione di adeguate sanzioni”.

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