martedì, 7 Maggio 2024

Provincia di Catania, presentato il rapporto sul turismo

In flessione le presenze (-11,17%), ridotto il calo degli arrivi (-0,85%). Bed&Breakfast in crescita

E’ stato presentato venerdì scorso, nella sede dell’Apt dal presidente, nello Musumeci, e dal direttore, Angelo Cavallaio, il rapporto sui movimenti turistici della Provincia di Catania. Dai dati elaborati dall’Osservatorio turistico dell’Apt i primi numeri che saltano all’occhio sono queli relativi alle presenze dei turisti. Da 1.784.121 del 2001 siamo scesi a 1.584.851 presenze giornaliere, con una flessione dell’11,17%, anche se gli arrivi sono stati 592.355, rispetto ai 597.436 del 2001. Una flessione contenuta negli arrivi (-0,85%), malgrado la situazione di incertezza internazionale sia per i venti di guerra, sia per il timore degli attentati terrostici e, non ultimo, il forzato fermo dello scalo catanese senza il quale la bilancia, probabilmente, avrebbe segnato quell’incremento che tutti si aspettavano. “Malgrado le difficoltà – ha sottolineato Musumeci – manteniamo i livelli degli arrivi degli anni passti, gli imprenditori continuano a credere nel turismo, crescono i posti letto, crescono le strutture alberghiere, cresce la qualità dei servizi e crescono le aspettative economiche di questa provincia che può fare del turismo un settore strategico che oltre a rappresentare una vera ricchezza può essere anche volano di sviluppo di piccole e medie imprese e per l’intero sistema economico”. I dati, intanto, confermano, come nell’anno precedente, che il maggior flusso turistico si è avuto dal mese di aprile fino a settembre, con l’allungamento di tre mesi nel periodo di maggiore affluenza rispetto a quello che normalmente viene considerato di alta stagione, con un picco nel mese di maggio in corrispondenza di un particolare evento svoltosi nella provincia, il “Raduno nazionale degli Alpini”. Un dato risultante da questa analisi introduttiva è che la permanenza media del turista nello stesso periodo è di 2,68 giorni, contro una permanenza media dell’anno precedente di 2,99 giorni. Nel settore alberghiero si è registrato un decremento delle presenze. In controtendenza il settore extralberghiero, che registra una maggiore affluenza. Gli arrivi sono stati 59.734 (+19,07%) e le presenze 349.581 (+7,75%). Tale crescita è dovuta all’apertura di nuove strutture ricettive che sono passate da 154 a 221, con un incremento di posti letto da 17.479 a 18.725. L’incremento maggiore si è avuto nel settore extralberghiero, con la nuova tipologia del Bed&Breakfast e del Turismo Rurale e con l’aumento delle strutture agrituristiche. Il totale delle strutture extralberghiere passa da 74 esercizi a 136, con un incremento dei posti letto che va da 7.902 a 8.335. il settore alberghiero registra anch’esso un incremento, con il totale delle strutture ricettive cha passa da 80 a 85 e un incremento dei posti letto da 9.577 a 10.382. Analizzando le presenze la leadership resta in mano statunitense, con 120.618 presenze, anche se questo dato è mitigato dalla presenza dei militari americani che lavorano presso la base Nato di Sigonella, al secondo posto la Germania, con 79.581 presenze e a seguire Francia (57.113) e Spagna (34.490). Da notare il 5° posto della Svizzera, con 20.361 presenze e aumento percentuale rispetto al 2001 del 12,10%. Le presenze italiane sono dovute a turisti provenienti un po da tutte le regioni, ma, escludendo i siciliani, che mantengono il primo posto, un dato significativo si registra per la regione Lazio, con 119.825 presenze, la regione Lombardia, con 110.737 presenze, e la regione Campania, con 87.477 presenze.

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