domenica, 30 Giugno 2024

Rep. Dominicana, arrivi italiani +4,26%

I Caraibi preferiti da Italiani e Canadesi durante tutto l’anno

Continuano a crescere le presenze di Italiani e canadesi in Repubblica dominicana. Nei primi sette mesi dell’anno infatti, gli arrivi crescono complessivamente dello 0,03%. Ma nel dettaglio, a fronte di un rallentamento generalizzato, sono invece eccellenti i risultati ottenuti dal Canada, che presenta un incremento del 13,13% rispetto agli stessi mesi del 2006, e dell’Italia che cresce del 4,26%, con rispettivamente 48.351 e 3.805 turisti in più. Il mese di agosto si discosta leggermente da questo andamento al ribasso segnalando una leggera ripresa: gli arrivi da gennaio ad agosto, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno aumentano di 7.163 unità, pari a un incremento dello 0,29%. Ottimi anche questo mese i risultati di Canada e Italia che, in questi primi 8 mesi segnalano un totale arrivi di 434.569 unità (il Canada) e 106.784 (l’Italia) con un incremento rispettivo del 13,34% e del 3,37%. I dati evidenziano come Canada e Italia segnalino ormai una crescita continua e costante, seppure su base relativa. “L’offerta turistica della repubblica Dominicana – ha dichiarato Neyda Garcia, direttrice dell’ente del turismo della Repubblica Dominicana in Italia – punta a un miglioramento costante, attraverso importanti investimenti pubblici e privati sia nel settore delle opere pubbliche (in particolare dei collegamenti) sia in quello delle strutture ricettive. Da parte nostra” ha proseguito Garcia “In qualità di ente del turismo Dominicano in Italia supportiamo l’attività del ministero del Turismo attraverso un’importante piano di comunicazione che offre visibilità al Paese durante tutto l’arco dell’anno e ci impegniamo attivamente per creare e rinforzare i contatti con i vari operatori, in modo da essere presenti sul mercato italiano con un’offerta il più possibile ampia e variegata. Si tratta di una scelta vincente, anche alla luce delle prossime aperture che puntano molto su un turismo che esce dalla concezione di massa e vira sempre più verso il taylor made”.

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