Dimesso il ministro, soppresso il volo. Si potrebbe sintetizzare così la denuncia fatta dal
capogruppo del Prc al Senato, Gigi Malabarba, che ha rivolto un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel documento, l’esponente di Rifondazione comunista chiede informazioni sulla decisione dell’Alitalia di sopprimere il volo di linea Fiumicino-Albenga. Secondo Malabarba, il volo era stato istituito “ad personam” per il ministro dell’Interno Claudio Scajola, che infatti abita ad Imperia, a 30 km. da Albenga. A parere dell’esponente del Prc, la soppressione del volo sarebbe avvenuta dopo le dimissioni del ministro. Il volo ha registrato un massimo ‘storico’ di 18 passeggeri. Malabarba invita anche il ministro Lunardi ad aprire Un’inchiesta ministeriale per verificare se ci sono stati sprechi di denaro pubblico con la scelta di istituire il volo “ad personam”. Sin qui la notizia che, se dovesse essere verificata dagli organi competenti, sarebbe quanto mai grave. A maggior ragione in questo periodo in cui la compagnia di bandiera sta facendo perdere il sonno a tutti gli agenti di viaggi per la rivoluzione del sistema distributivo. L’introduzione del biglietto elettronico è stata dipinta come vitale per le sorti della compagnia, che estrometterebbe 7.000 punti vendita, con pesanti ripercussioni sui posti di lavoro e anche sul reale traffico della compagnia stessa. Ma a questo punto, considerati gli sprechi compiuti in altri settori, viene da chiedersi se il management della Compagnia di bandiera non debba rivedere qualcuna delle sue strategie. Per proseguire sulla sua strada Alitalia è già entrata in conflitto con molti operatori distribuiti sul territorio nazionale che, già dal 14 ottobre, hanno smesso di emettere biglietti per i voli della compagnia di bandiera. A rigor di logica, a questo punto, sarebbe consigliabile l’immediata riapertura del tavolo tecnico fra vettore e Adv per ridisegnare un rapporto che sia proficuo per tutti.
