venerdì, 17 Maggio 2024

Rimandata a settembre la questione sulle politiche fiscali

Rutelli: “E’ finito il tempo degli annunci”

Nessuna promessa sulla revisione delle aliquote Iva nel settore turistico. Francesco Rutelli, vice premier e ministro dei Beni culturali con delega al Turismo, non si sbilancia e rimanda a settembre la questione se il governo si prepara ad accogliere la richiesta degli operatori turistici di abbassare le aliquote Iva per l’attività alberghiera e quella di ristorazione (10%) o di riconoscere alle aziende la detraibilità dell’Iva (20%) per i meeting e le iniziative aziendali ospitate negli alberghi, cosa che avviene negli altri paesi europei. “La stagione degli annunci, per fortuna, è alle nostre spalle. E’ prematuro adesso fare qualsiasi ipotesi. Ne parleremo alla prossima riunione, fissata per il 19 settembre. In quella sede – ha spiegato il ministro – a ridosso della Finanziaria, metteremo a punto delle proposte operative e ne verificheremo la compatibilità rispetto al quadro complessivo della finanza pubblica”. Intanto, il presidente di Federturismo, Costanzo jannotti Pecci, è tornato sulla questione per un aspetto nuovo e non più per chiedere l’allineamento delle aliquote Iva a quelle di altri paesi. “Certo, è importante sapere che l’Iva pagata dalle aziende che utilizzano il turismo congressuale per attività aziendali è in Italia del 20%. Quello che rende ancor più onerosa questa voce è l’impossibilità per le aziende di detrarla dalle tasse, come avviene negli altri paesi europei”.

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