venerdì, 29 Marzo 2024

Rutelli, invertire rotta su cultura e turismo

Secondo il vice premier, il modello Roma può funzionare per tutto il Paese

Una cabina di regia guidata dal ministero per un nuovo modello di tutela e sviluppo del patrimonio culturale, razionalizzazione della spesa, tagli alla burocrazia. E per il turismo, la compartecipazione dei Comuni al gettito dell’Iva prodotta dall’indotto turistico. Ecco le proposte lanciate da Federculture nel corso l’assemblea generale. Ospite della riunione anche il vicepresidente del consiglio e ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli. “Per cultura e turismo – ha commentato il ministro – si può fare moltissimo. Vogliamo voltare pagina e vogliamo dare all’identità profonda del paese anche la gamba della crescita economica e della capacità di creare lavoro”. Le risorse sono scarse? “Dobbiamo rovesciare la tendenza – replica il ministro – perché un paese come il nostro che investe sempre meno per la cultura non capisce che dai beni culturali dal paesaggio e dal turismo viene ormai una parte enorme della nostra ricchezza”. Quindi il vice premier si è soffermato sulle politiche per il turismo adottate negli ultimi dieci anni a Roma, “un esempio che può funzionare per l’intero paese”. Il settore, infatti, ha detto Rutelli, “cresce nel mondo, sta fermo in Italia, ma cresce moltissimo a Roma. Questo perché da dieci anni e più si sta facendo una politica forte in favore del turismo, che crea lavoro e crea nuove imprese e ricchezza. Dunque bisogna adottare l’esperienza romana, perché attraverso investimenti pubblici mirati ci sia una crescita della capacità di accrescere la ricchezza attraverso le iniziative turistiche”.

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