Le decisioni annunciate ieri sulla Ryanair puntano a ”imprimere slancio allo sviluppo degli areoporti regionali”: lo ha detto la commissario Ue ai trasporti, Loyola De Palacio. Tali misure ”agevoleranno l’utilizzo delle infrastrutture negli aeroporti, permettendo nel contempo di lottare contro la congestione aerea, agevolando anche la concorrenza e lo sviluppo delle compagnie a basso costo”, ha detto De Palacio in una conferenza stampa, subito dopo l’annuncio che Bruxelles ha giudicato illeciti gli aiuti concessi dalla regione belga Vallonia alla linea aerea irlandese, chiedendo il rimborso parziale dei benefici goduti dal 2001. De Palacio ha sottolineato inoltre l’importanza della ”trasparenza e la parità nel trattamento per tutti gli
operatori del settore”. Per il futuro – ha aggiunto De Palacio – Bruxelles prevede di stabilire un periodo transitorio di almeno cinque anni in cui una parte consistente degli aiuti alle compagnie ‘low cost’ potranno essere autorizzati, sulla base della notifica all’esecutivo Ue e della conseguente approvazione. Nel ricordare i diversi obiettivi a cui punta Bruxelles, De Palacio ha ricordato, oltre al ”sostegno dello sviluppo regionale”, anche la promozione ”dell’utilizzo degli aeroporti secondari e regionali, e l’appoggio al funzionamento delle compagnie ‘low cost”’. ”Tutto ciò – ha aggiunto – tenendo conto del tema della coesione regionale nell’Ue ed aspetti quali i diritti dei passeggeri e il sostegno ai consumatori, con un approccio
globale orientato alla trasparenza, la concorrenza, la pari
opportunità per tutti, cercando fra l’altro di garantire che i soldi delle tasse dei cittadini siano ben utilizzati”. Su quest’ultimo punto, la commissario Ue ha puntualizzato che nel caso di Ryanair e dell’aeroporto di Charleroi, ”in fin dei conti chi paga gli aiuti di stato sono le tasche dei
contribuenti valloni”. De Palacio ha infine annunciato che Bruxelles preparerà una comunicazione sui diversi aspetti delle compagnie ‘low cost’, dalla quale successivamente l’esecutivo europeo potrebbe approvare una serie di direttive.
