domenica, 28 Aprile 2024

Sardegna, possibile una tassa d’ingresso per i turisti

L’assessore all’Ambiente Dessi’ favorevole anche al numero chiuso nelle spiagge

Una tassa d’ingresso per viaggiare in Sardegna. L’ipotesi e’ stata avanzata dall’assessore regionale all’Ambiente, Tonino Dessi’, in un’intervista al “Giornale di Sardegna”, e ha come intento quello di coprire almeno in parte le spese dei comuni costieri.
“Il turista – ha detto l’assessore – potrebbe versare un contributo, da stabilire, compreso nel biglietto dell’aereo o della nave”. Dessi’ ha inoltre appoggiato il progetto del presidente della Regione, Renato Soru sulle seconde case a uso turistico: “Classificheremo questi immobili come vere e proprie strutture ricettive – ha dichiarato – sulle quali non si pagheranno piu’ cifre irrisorie di Ici, ma tasse che serviranno a finanziare le spese che i comuni sostengono per ospitare i turisti”. Saranno i turisti stessi a svolgere il censimento, “mandando i vigili urbani a controllare se le seconde case sono abitate e, soprattutto, da chi”, ha sottolineato l’assessore all’Ambiente. “Non e’ possibile” – ha aggiunto Dessi’ – tollerare gente che si arricchisce in nero usufruendo dei servizi che paghiamo noi. La Regione incassa il 70% degli introiti fiscali. Verra’ istituito un fondo che avra’ il compito di devolvere i soldi in base alle quote di turisti che ogni comune accoglie nel proprio territorio. Parlerei di un progetto che ha il merito di stanare l’abusivismo, avere un reale controllo sulle realta’ turistiche che esistono in Sardegna e pianificare le politiche urbanistiche di espansione sul territorio”. In conclusione, Dessi’ si e’ detto favorevole a istituire il numero chiuso nelle spiagge, un’idea gia’ lanciata da altre amministrazioni. “Preferisco una limitazione dell’accesso – ha detto – piuttosto che vedere stabilimenti balneari privati che occupano i nostri litorali e usufruiscono dei nostri servizi. Presto investiremo le autorita’ marittime della disciplina degli accessi dal mare”.

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