mercoledì, 8 Maggio 2024

Sars, anche Assotravel alla seconda riunione della task force Commercio Estero

Il vice ministro Adolfo Urso volerà in Cina dal 22 al 24 maggio

Si è tenuta venerdì, presso il Ministero delle Attività Produttive, la seconda riunione interministeriale promossa dal Vice Ministro Urso, a cui ha preso parte ASSOTRAVEL, finalizzata al monitoraggio delle conseguenze economico – commerciali determinate dalla SARS sugli scambi con la Cina e l’Estremo Oriente e all’adozione di misure appropriate per far fronte a tale emergenza, con il seguente ordine del giorno:
1. verifica dell’attuazione e del funzionamento degli strumenti attivati a supporto del sistema produttivo;
2. programmazione della missione in Cina del Vice Ministro Urso, prevista nei giorni 22-24 maggio p.v.
L’ICE ha informato che il Call Center attraverso il Numero Verde per le imprese 800-979488 ha trattato circa 300 casi con informazioni di primo livello su problematiche di natura sanitaria, rinviando al Ministero della Salute; nonchè con informazioni più strettamente commerciali sulla cancellazione/rinvio di manifestazioni promozionali, sulle nuove procedure per lo sdoganamento delle merci provenienti dalle zone a rischio, nonché sull’opportunità di utilizzare strumenti promozionali diversi e alternativi alle missioni.
L’ICE, per far fronte alle difficoltà derivanti dall’emergenza SARS, ha anche predisposto un sistema di videoconferenza negli Uffici ICE di Pechino, Shanghai, Canton, Hong Kong, Singapore, Giacarta, Bangkok, Ho Chi Min City, Taipei, Manila e Kuala Lumpur, collegato con le sedi ICE di Roma e Milano, per le intese commerciali anche con l’utilizzo della firma elettronica, ed un indirizzo di posta elettronica operativo 24 ore su 24 presso: [email protected].
È stata proposta la redazione di un vademecum, un piccolo manuale di orientamento per gli operatori all’estero, a cura del Ministero della Salute, contenente informazioni di carattere sanitario e regole dei Paesi affetti dalla SARS.
Si è inoltre evidenziato, nel corso della riunione, il crollo verticale della partecipazione dei buyers provenienti dai Paesi affetti dalla SARS. Per superare tale emergenza sono state promosse fiere telematiche per mettere in contatto operatori di settore italiani e locali. È stato ribadito nel corso della riunione come l’argomento SARS e delle relative aree a rischio sia a volte affrontato con genericità dei mezzi di informazione. Tutto il “Sud – Est Asiatico” o “Estremo Oriente” vengono definite aree geografiche a rischio, al contrario di quanto diffuso dall’OMS, che ha circoscritto l’allarme ad alcuni Paesi.
Il Ministero degli Esteri ha auspicato un coordinamento dell’informazione da realizzarsi tramite l’istituzione di un sito governativo, informativo, immediato ed aggiornato in tempo reale, per la comunità d’affari commerciale.
È stato annunciato che tale sito, collegato tramite un link con il sito del Ministero della Salute, sarà attivato sul portale www.ice.it entro i prossimi 4 giorni. Da parte del Sistema turismo di Confindustria, è stata ribadita l’importanza di un impegno comunicazionale (sui mezzi di comunicazione di massa) autorevole, ma penetrante, per superare una situazione di allarmismo che non è giustificata al di là degli ambiti indicati dall’OMS e dall’Unità di Crisi della Farnesina, situazione che può produrre un’ingiustificata limitazione della libertà di movimento delle persone e dei flussi turistici. La Direzione Generale per il Turismo, interpellata dal Vice Ministro, ha fatto presente che la perdita per il settore Turismo è stimata intorno ai 70 milioni di euro.
Confindustria ha sottolineato al Vice Ministro Urso le problematiche più stringenti per le imprese italiane nell’ambito di contratti in essere con le controparti cinesi: prima fra tutte l’invio di tecnici in Cina per l’assistenza ed il funzionamento degli impianti venduti; nonché il rifiuto del personale italiano di manipolare merce proveniente dalla Cina e dagli altri Paesi a rischio. Ostacoli questi non superabili attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi, quali le videoconferenze o la firma elettronica, che potrebbero portare alla risoluzione di molti contratti con grave danno per le imprese italiane. Pertanto Confindustria ha chiesto al Vice Ministro Urso che, in occasione della prossima missione in Cina, nei colloqui con le Autorità di Pechino venga ribadito l’interesse del sistema produttivo italiano verso il mercato cinese, e venga richiesta una attenzione particolare ai rapporti contrattuali in corso per la particolare congiuntura dovuta all’emergenza SARS. Infine il Vice Ministro Urso ha annunciato che venerdì 23 maggio, nel corso della missione in Cina, verrà organizzata una videoconferenza da Pechino in collegamento con gli Uffici ICE di Roma e Milano, nonché con le Associazioni di Treviso e Catania per informare gli imprenditori sugli ultimi aggiornamenti e su come continuare ad operare in Cina e con quali strumenti.

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