lunedì, 20 Maggio 2024

Sars, la Cina potenzia i controlli

Sale a 600 il numero delle persone messe in quarantena

La Sars si prepara a rovinare un’altra stagione turistica, o almeno ci prova. L’allarme delle ultime ore sta diventando sempre più serio. Si è cominciato due giorni fa con due persone messe in quaranten, per pssare a 40 il giorno dopo e a 600 solo ieri, dopo la scoperta di almeno otto casi di infezione da Sars. Due pazienti – due giovani donne – hanno sicuramente contratto il virus della malattia, conosciuta anche come ”polmonite atipica” , e la madre di una di loro, morta il 19 aprile, potrebbe essere stata vittima della Sars. Altri
cinque malati di polmonite sono considerati casi ”sospetti”. Nelle altre province sono in corso controlli a tappeto in vista della settimana di vacanze che inizia il primo maggio, durante la quale decine di milioni di persone si metteranno in viaggio moltiplicando la possibilità di diffusione del virus.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha annunciato l’ arrivo in Cina di un gruppo di esperti, che aiuteranno le autorità sanitarie nel far fronte alla
situazione. Un portavoce dell’ Oms ha detto che i casi verificatisi nella capitale ”non rappresentano una minaccia alla sanità pubblica”. L’ anno scorso, quando l’ epidemia ha avuto il suo picco nella capitale, le persone in isolamento erano più di 30mila. Delle persone alle quali è stato imposto un periodo di quarantena di due settimane (il tempo massimo che il
”coronavirus” responsabile della Sars impiega per diventare attivo nell’ organismo umano) 24 sono impiegati del Cdc e 180 del suo Istituto per la ricerca virologica, che si ritiene sia all’ origine dei casi individuati in questi giorni.

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