martedì, 23 Aprile 2024

Sars, l’OMS revoca il bando ai viaggi in Cina

Nella lista nera dell’Organizzazione mondiale della Sanità resta solo Pechino, Hong kong e Taiwan

L’Organizzazione mondiale per la sanità ha revocato il bando su viaggi in alcune regioni della Cina a causa della polmonite atipica Sars, ma per la capitale Pechino resta in vigore l’avvertimento a non recarsi. Le regioni considerate non più a rischio sono Hebei, Shanxi, Mongolia interna e la città di Tianjin (Tientsin). L’avvertimento a non effettuare viaggi se non strettamente necessari resta anche per l’isola di Taiwan. La Sars ha ucciso in Cina 343 persone. Oltre 5.300 sono rimaste contagiate da quando si e’ verificato il primo caso a novembre. A Taiwan i casi conclamati sono 693 e i morti 81. I moniti dell’Oms a non recarsi a Hebei, Mongolia Interna, Shanxi e Tianjin risalivano al 23 aprile e all’8 maggio scorsi ed erano volti a ”minimizzare la diffusione internazionale” della Sars. La revoca del monito è dovuta ad un ”significativo migliorameto della situazione”, ha spiegato l’Oms. Per questo l’Oms ha inoltre deciso di depennare anche le regioni di Guangdong, Hubei, Jilin, Jiangsu e Shaanxi dalla seconda lista a rischio Sars, quella che elenca le aree per le quali l’Oms raccomanda un severo controllo dei viaggiatori in partenza poiché si tratta di zone dove sono stati recentemente segnalati casi di trasmissione locale. Da questa lista vengono cancellate le zone che non hanno registrato nuovi casi di Sars per più di venti giorni, pari cioè a due volte il periodo massimo di incubazione. Restano ancora in tale elenco Toronto (Canada), Pechino, Hong Kong e Taiwan. Per quanto riguarda Toronto, l’Oms ha espresso oggi preoccupazione per un caso di Sars esportato. Dal primo novembre al 12 giugno, un totale di 8.445 casi di Sars sono stati segnalati in più di 30 paesi, con un totale di 790 decessi.

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