Rappresentanti delle compagnie aeree di tutto il mondo si sono riuniti d’urgenza, per tutta la
giornata di ieri a Bangkok, per incontrare responsabili dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con cui affrontare la questione della crisi provocata dalla Sars, che tocca particolarmente l’Asia. In particolare, ha reso noto la Iata, l’organizzazione mondiale dell’aviazione civile,
l’incontro è servito per aggiornare e mettere a confronto i dati sulla crisi attuale dovuta alla Sars.
L’incontro, fra più di cento persone, si è svolto a porte chiuse e per oggi è prevista una conferenza stampa per illustrare le conclusioni emerse. Comunque, secondo la Iata, fra i temi affrontati c’è quello delle misure di riduzione dei costi per consentire al trasporto aereo di sopravvivere. Il settore – già in forte crisi – è fortemente penalizzato dalla epidemia della polmonite atipica. La prima compagnia mondiale, American Airlines, deve ridurre del 13% i suoi collegamenti internazionali a maggio, mentre Singapore Airlines ha ritirato degli ordini da Airbus e Boeing. Cathay Pacific, che ha base ad Hong Kong, territorio che ha registrato 105 morti, ha visto una netta caduta delle
prenotazioni e ha dovuto cancellare il 40% dei voli quotidiani. Thai Airways International, compagnia aerea thailandese, prevede una riduzione dal 15% al 20% del giro d’affari in aprile
e maggio.