giovedì, 2 Maggio 2024

Scioperi, il Sult non ci sta e ricorre alla Corte Ue

Il Garante ha bocciato tre proteste e comminato una sanzione di 15 mila euro

Il Sult portera’ ”un dossier alla Corte di giustizia europea per denunciare la violazione della Costituzione italiana e la sostanziale soppressione del diritto
di sciopero” in Italia. Lo annuncia il sindacato in una nota, spiegando che la decisione e’ stata presa all’indomani della sanzione da 15 mila euro decisa dalla Commissione di garanzia per gli scioperi degli assistenti di volo del 21 febbraio e 16 marzo scorsi, contro cui fara’ anche ricorso al Tar. Il sindacato ricorda che ”uno sciopero generale, considerato fuori dalle regole per il settore dei trasporti, effettuato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl il 30 novembre scorso, fu sanzionato con soli 2.500 euro”, e si chiede ”dove e’ la proporzionalita’ tra le due ammende in riferimento al disagio arrecato all’utenza”. Sottolineando che i propri scioperi ”hanno come elemento
principale della vertenza la sicurezza”, il Sult ricorda che prima della vertenza degli assistenti di volo aveva avviato quella per il personale di terra per il contratto nazionale e la riforma del trasporto aereo, iniziata il 2 novembre 2004, e per la quale ”ha potuto effettuare un solo sciopero di 4 ore il 10 febbraio 2005. Tutte le altre proclamazioni (4 marzo, 16 marzo e
15 aprile) sono state bloccate dalla Commissione”.
Il sindacato chiede quindi il contratto nazionale per tutti i lavoratori di terra, la stabilizzazione del rapporto di lavoro per i precari, il rispetto della clausola sociale (mantenimento dell’occupazione e dei diritti acquisiti nel trasferimento di attivita’ da un’azienda all’altra), la gestione trasparente,
regole precise per la concessione degli spazi commerciali e degli appalti negli aeroporti, e la riforma del trasporto aereo con al centro la razionalizzazione del sistema aeroportuale
italiano.

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