sabato, 12 Ottobre 2024

Sib, le spiagge del centro-nord perdono un quarto dei turisti

Il Ferragosto tutto esaurito resta un ricordo

Tutto esaurito? No, nell’estate 2005.
Il mare e le spiagge sono state le prime vittime della crisi del
turismo ma anche del maltempo a Ferragosto. In questa stagione
estiva, che gia’ secondo i primi consuntivi degli operatori del
settore sembra destinata ad essere archiviata come tutt’altro
che positiva, non si e’ salvato da un bilancio negativo neppure
il periodo delle ferie per eccellenza. Il classico appuntamento
con la vacanza del 15 agosto e’ stato disertato anche dal
consueto ‘sold out’ ovunque. Lo zampino di nuvole e piogge ha
poi fatto il resto, lasciando chiusi pure gli ombrelloni.
A Ferragosto, ha sottolineato il Sindacato italiano balneari
(Sib che associa 10.000 imprese e aderisce a Fipe-Confcommercio)
in Italia si e’ registrato un calo di presenze sulle spiagge
pari al 25% al centro-nord e del 10% al sud. Nel primo caso, ha
rilevato il presidente del Sib, Riccardo Borgo, la causa e’ da
imputare fondamentalmente al maltempo: il fine settimana a
cavallo di Ferragosto e’ stato contrassegnato da condizioni
meteorologiche pessime. Quanto alla flessione segnata anche
dalle imprese balneari al sud, ”cio’ rispecchia l’andamento di
tutta la stagione – ha detto Borghi – basti pensare al bilancio
gia’ segnato dal 2005 nei mesi di giugno e luglio scorsi, quando
per esempio la Calabria ha avuto una flessione rispettivamente
del 25% e del 20% sullo stesso periodo del 2004. Se neanche il
mese di agosto fa miracoli – ha aggiunto – credo si possa
cominciare a dire senza esitazioni che e’ stata una stagione
nera”. Da un lato, ha proseguito, ”l’andamento dell’economia
europea al ribasso pesa negativamente sulle vacanze e sulla
spesa ad esse destinata, dall’altro anche il tempo ci ha traditi
brutalmente e le vacanze in molti casi si sono concluse prima
delle intenzioni. E cosi’ nei giorni a cavallo di Ferragosto non
c’e’ stato il tutto esaurito, previsto inizialmente”.
Un mancato ‘sold out’ che non ha interessato solo le spiagge:
”E’ stato a macchia di leopardo e ha riguardato soprattutto le
localita’ con minore capacita’ di appeal e che hanno investito
di meno per darsi una identita”’, ha sottolineato il direttore
dell’Assotravel Francesco Granese, confermando la tendenza. ”A
Ferragosto – ha detto – non c’e’ stato il tutto esaurito ovunque
come e’ sempre stato negli anni precedenti. Un segnale che
potrebbe essere non estremamente preoccupante se il mese di
settembre confermasse il trend positivo degli ultimi 5 anni”.
Intanto anche il primo consuntivo stilato dall’Associazione
nazionale agenzie di viaggio e turismo aderente a Confindustria
non e’ affatto roseo: l’estate 2005 – dice il bilancio – salvo
formidabili rimonte di settembre, si appresta ad essere
archiviata con una riduzione del 7% per le presenze di stranieri
nel Belpaese e del 5% per il turismo interno. E, se e’ ”buona”
la performance delle principali citta’ d’arte (Roma, Firenze,
Venezia) ”che hanno tenuto anche rispetto alla caduta di
presenze del mese di luglio” e degli agriturismo, in lieve
crescita, sottolinea Assotravel, non va bene per il mare,
quest’anno ‘snobbato’ soprattutto dai tedeschi. Per le
destinazioni balneari, rileva infatti, si segnala ”il
persistere della sofferenza soprattutto per quelle meno
consolidate, che hanno risentito del generale decremento degli
arrivi dall’estero (tedeschi in primis, non compensati dagli
incrementi degli scandinavi e slavi)”.
Il maltempo ha poi colpito anche i locali da ballo, i cui
gestori stanno facendo i conti con una stagione in chiaroscuro,
che ha premiato quelli al chiuso e penalizzato quelli
all’aperto. In Emilia Romagna, dove forte e’ il binomio
mare-divertimento, il calo degli incassi dell’estate 2005 e’ del
10%, secondo il presidente regionale del Silb (Sindacato
italiano locali da ballo), Michele Moretti. ”Certo, ci sono
situazioni di nicchia e a qualcuno e’ andata bene – ha spiegato
– ma complessivamente la stagione e’ andata meno bene del
previsto. Per qualcuno e’ stato un disastro. Il Ferragosto poi
micidiale”.

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