mercoledì, 14 Agosto 2024

Sicilia, allarme rosso per il settore turistico

Ieri 500 turisti infuriati davanti ai cancelli chiusi del Parco di Segesta

Oltre 500 turisti in rivolta ieri davanti ai cancelli sbarrati del Parco archeologico di Segesta, chiuso perche’ mancano i custodi necessari per tenere aperto il sito. Momenti di tensione, che hanno visto anche l’intervento delle Forze dell’ordine e la raccolta di oltre 500 firme sia per protestare contro una situazione assurda che per chiedere il rimborso ai tour operator che non hanno potuto fornire il servizio promesso. L’intero comparto turistico siciliano a questo punto lancia l’allarme per quello che sta accadendo nei siti culturali dell’Isola. Una forte denuncia arriva, in particolare, da Mario Bevacqua, consigliere d’onore Fiavet (nonche’ ex presidente di Fiavet Sicilia), che si fa portatore della preoccupazione non soltanto degli agenti di viaggi e dei tour operator, ma anche degli albergatori, delle guide e quindi di tutto il settore. “La causa di questa situazione – ha spiegato Bevacqua – va rintracciata in una legge regionale che ha promosso a livello di coordinatori i custodi dei siti in questione, lasciando cosi’ scoperti questi ruoli necessari a tenere aperte le strutture. Successivamente, gli assessorati competenti hanno assicurato che avrebbero sopperito con il posizionamento dei precari, che pero’ hanno un limite orario giornaliero, mentre la Regione non ha i soldi per pagare gli straordinari”. Questa situazione, ha sottolineato Bevacqua, ha quindi portato all’assurdo episodio di ieri, che ha visto il Parco archeologico di Segesta chiudere alle 13, lasciando delusi e arrabbiati oltre 500 turisti. Talmente arrabbiati che sono state raccolte le firme non solo per protestare, ma anche per chiedere il rimborso ai TO. “La legge europea che regola il rapporto tra consumatori e fornitori di servizi – ha spiegato il consigliere Fiavet – prevede che l’organizzatore di un viaggio sia responsabile dei disservizi come questi, anche se dovuti a cattiva amministrazione”. Tutto il comparto turistico, quindi, annuncia battaglia. “Protesteremo – ha annunciato Bevacqua – agli assessorati regionali dei Beni Culturali e del Turismo, contro l’inefficienza della burocrazia e della politica. E non sono escluse iniziative in occasione delle prossime elezioni regionali”.

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