martedì, 7 Maggio 2024

Sicurezza, in Italia le vittime sono i souvenir

Rimangono a terra vino e olio. Enac: “Bilancio positivo, poche code e qualche ritardo”

Sono soprattutto i souvenir italiani, in testa le bottiglie di vino e olio, gli oggetti rimasti a terra ieri, nel primo giorno dall’entrata in vigore delle nuove norme antiterrorismo. Vittime delle norme antiliquidi, che permettono di portarne con sé sull’aereo solo una quantità minima, in sacchetti trasparenti, sono state soprattutto bevande (200 le bottigliette d’acqua sequestrate in mattinata solo a Malpensa), ma anche shampoo, profumo e termos di caffè e poi soprattutto i regali da portare a casa: bottiglie di vino, di spumante e di olio, comprate soprattutto da turisti stranieri. Qualche coda, quindi, che ha consentito, visti i ritardi accumulati un po’ in tutta Europa, di riuscire a prendere una coincidenza proprio grazie al ritardo accumulato dal volo in un altro paese. Positivo il bilancio dell’Enac, che ha monitorato il funzionamento del nuovo sistema in tutti gli aeroporti: “Un sostanziale esito positivo, pur registrando rallentamenti nei controlli di sicurezza che erano peraltro preventivati data l’innovazione appena introdotta”. Protesta invece la Coldiretti, che denuncia un calo delle vendite di vino e olio: se le notizie che vengono dai principali scali aeroportuali parlano di centinaia di bottiglie lasciate a terra soprattutto dagli stranieri non al corrente dei nuovi vincoli, sono comunque in molti – sottolinea l’associazione – ad avere rinunciato all’acquisto di vino o di olio locali”.

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