La Iata fa sapere che se i governi intendono imporre la presenza di ‘sceriffi’ armati antiterroristi sui voli di compagnie straniere che solcano il loro spazio aereo, dovranno anche pagarne le spese. La posizione dell’Associazione internazionale del trasporto aereo è stata illustrata da un portavoce a Ginevra, dopo che gli Stati Uniti hanno fatto sapere ieri che gli aerei stranieri
dovranno avere a bordo tali guardie armate se gli Usa lo
chiederanno. Una dichiarazione della Iata sui suoi obiettivi per il 2004 afferma che ”gli sceriffi del cielo dovranno essere forniti dai governi interessati”. La Iata, che rappresenta circa il 90% delle compagnie aeree che effettuano collegamenti internazionali, ha ribadito che la presenza di guardie armate a bordo degli aerei rappresenta un pericolo in più e che gli sforzi per migliorare la sicurezza dei voli devono concentrarsi nei controlli a terra. ”Se ci dovranno essere sceriffi sugli aerei, riteniamo che i governi – i governi che li richiedono – debbano pagare le spese”, ha detto il responsabile della Iata Anthony Concil. ”La sicurezza è affare dei governi, e sono i governi che devono
pagare il conto”, ha aggiunto.
Nel frattempo il ministero dei Trasporti messicano ha reso noto che, su richiesta del governo statunitense, agenti federali messicani armati viaggiano dalla scorsa settimana a bordo di aerei di linea in servizio da e per gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che le aerolinee che non
accetteranno i poliziotti a bordo rischiano il divieto di
atterrare negli Stati Uniti o di sorvolarne lo spazio aereo. Nel caso del Messico, Ridge ha detto che la risposta ӏ
stata tempestiva e servirà a migliorare la sicurezza dei passeggeri”.