Ci sarà anche il Cristina O, panfilo da 90 metri appartenuto ad Onassis, tra i settanta superyachts da noleggio in mostra nel porto antico di Genova da lunedì 5 a sabato 10 maggio per il quindicesimo International Yacht Charter meeting, divenuto la maggiore vetrina mondiale di questo specifico settore della nautica.
Un vacanza su una di queste barche, rigorosamente di lunghezza superiore ai 24 metri, non è proprio alla portata di tutti: si va da un minimo di trentamila ad un massimo di 400 mila euro per settimana, a cui c’è da aggiungere un 20-25% di
spese per cambusa, rifornimenti ed altro. Una spesa da suddividere massimo tra 12 persone, poiché questo è il limite oltre il quale uno yacht, per quanto grande sia, diventa una vera e propria nave passeggeri. Ma si è coccolati da un
equipaggio che va da 4 a 40 persone e ci si può sentire per una settimana un emiro arabo. Le lussuose barche sono in genere di proprietà di privati che, attraverso broker, le affittano per recuperare in parte il loro costoso mantenimento. I clienti sono in maggior parte statunitensi, ma sempre più numerosi arrivano i nuovi ricchi russi; stabili gli europei, tra cui molti italiani. Arabi sono invece molti dei proprietari; ma una volta concessa in noleggio la propria barca difficilmente ci rimettono piede. Un paio di migliaia sono le barche di questo tipo che navigano nel Mediterraneo, gestite da società che hanno sede negli Usa, in Inghilterra, nel sud della Francia o in Spagna. Le
mete vengono concordate con i clienti, che si suddividono in genere in due categorie: i mondani, che non si perdono una notte a Montecarlo o a Porto Cervo, e gli amanti della natura che prediligono gli arcipelaghi della Croazia o della Grecia. Per il terzo anno consecutivo l’ International Yacht Charter Meeting si svolge a Genova, una città che grazie ai suoi cantieri ed ai servizi tecnici sta scalzando la blasonata Montecarlo. Lo hanno sottolineato gli organizzatori della
manifestazione, Giulio Schenone e Fabio Pesto dell’ Associazione Agenti Marittimi, nel quantificare in 35 milioni di euro annui con 400 operatori l’ indotto generato nell’ area genovese dalla grande nautica da diporto. Una cinquantina saranno gli stand che ospiteranno cantieri navali, brokers, agenzie marittime, compagnie di bunkeraggio, società di catering e riviste specializzate.