sabato, 4 Maggio 2024

Svimez, ancora pochi i turisti al Sud

Nel rapporto presentato ieri a Napoli debolezze, punti di forza e strategia per il Sud Italia

La stagionalità è il principale problema del turismo meridionale. Il dato emerge dal rapporto Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno), a cura di Piero Barucci e Emilio Becheri, presentato ieri a Napoli. Secondo la ricerca solo il 13% degli stranieri che vengono in Italia in vacanza va al Sud e solo il 18% dei turisti italiani sceglie il Sud come meta. I motivi? Elevata stagionalità concentrata tra giugno e settembre (71% delle presenze). E poi il mercato turistico nel Mezzogiorno non è organizzato adeguatamente per le provenienze dalle lunghe distanze, non sembra essere un non “sistema puntiforme”, piuttosto caratterizzato da punte d’eccellenza isolate come Taormina, Ischia e la costiera amalfitana, con carenza di servizi di trasporto integrati logisticamente. Insufficienti, poi, le strutture in grado di soddisfare le esigenze specifiche delle diverse tipologie di turismo (termale, studentesco, d’affari), poche le catene alberghiere internazionali ma anche gli ostelli, i campi da golf, le aree per i camper e i B&B. Inadeguata anche l’offerta di servizi legati al benessere e al tempo libero, che potrebbero moltiplicare le capacità attrattive delle località di villeggiatura. Tra i vantaggi registrati, invece, l’ampio capitale turistico inutilizzato e il fatto di essere un’area in cui si possono avere tutti i turismi possibili. Bisogna quindi creare investimenti che esaltino le complementarità con l’offerta del turismo esistente. E per invertire il cambio di marcia non mancano le proposte: attivare un coordinamento degli assessori al turismo delle Regioni del Mezzogiorno, integrato da un accordo con il governo centrale, realizzare, in accordo con gli operatori, un progetto di destagionalizzazione, creare un marchio immagine “Southern Italy” che abbracci il Mezzogiorno nella sua dimensione macro e di filiera e realizzare, sia a livello di servizi che di immagine, un progetto-quadro “Grandi capitali del Sud”, riorganizzando nello stesso tempo il sistema degli enti che a vario titolo si occupano di Mezzogiorno.

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