La compagnia aerea Swiss ha chiuso il primo trimestre 2003 con perdite pari a 200 milioni di franchi svizzeri ed un giro d’affari di 1,044 miliardi di franchi svizzeri. Lo rende noto la società precisando che ”il risultato trimestrale riflette le gravi difficoltà economiche, ulteriormente aggravate dalla guerra del Golfo e dall’epidemia di polmonite atipica”. Il giro d’affari nel settore del trasporto passeggeri si è attestato a 800 milioni di franchi, per un totale di 2,7 milioni di passeggeri trasportati. Il tasso d’occupazione dei posti ha raggiunto il 67,0%, mentre il reddito medio lordo per passeggero/chilometro trasportato ”è rimasto – si legge in una nota – sotto forte pressione ed ha toccato 12,0 centesimi”. ”Questo risultato è la conseguenza delle grandi difficoltà congiunturali riscontrate dall’aviazione civile – afferma la Swiss – che subisce le conseguenze di un’eccessiva offerta,
provocata da una domanda anemica e da una concorrenza sfrenata sul fronte dei prezzi lanciata dalle compagnie aeree nazionali”. Il trasporto merci, nel primo trimestre, ha raggiunto un giro d’affari di 130 milioni di franchi svizzeri, a
fronte dei 22 milioni realizzati dalla divisione charter. Le misure di riduzione dei costi, precisa però la Swiss, stanno dando i primi frutti ed alla fine di marzo, la compagnia disponeva di liquidità per un ammontare di 913 milioni di
franchi.
