lunedì, 13 Maggio 2024

Tassa soggiorno/2, favorevoli le Eolie e Cefalù

No di Cammarata: “Palermo è e rimane una città accogliente e ospitale”

Centrodestra diviso in Sicilia dopo l’introduzione della tassa di soggiorno facoltativa, fino a cinque euro, prevista dalla Finanziaria. Sulla nuova tassa, che non riguarda i residenti ed è finalizzata al
miglioramento dell’offerta turistica dei Comuni, Simona Vicari, sindaco di Cefalù, dice sì alla proposta del governo. “L’istituzione dell’imposta – spiega Simona Vicari – può trasformarsi in uno strumento utile per i Comuni per attivare iniziative di promozione, richiamo e servizi al turismo che oggi gravano interamente su altre entrate del bilancio comunale”. Per il sindaco della cittadina normanna si tratta quindi di una tassa “che può alleviare il bilancio comunale” anche se non basta: “occorre – spiega – una riforma radicale pensata a sostegno delle località turistiche. La tassa di soggiorno può essere un piccolo passo verso questa riforma”. Plaude all’iniziativa del Governo nazionale anche Mariano Bruno, sindaco di Lipari e delle altre isole dell’arcipelago, tranne Salina, che si dichiara “assolutamente favorevole all’introduzione della tassa perché ci metterà nelle condizioni di offrire servizi qualitativamente migliori per i turisti”. Non a caso le Eolie sono state antesignane, nel 2002 della tassa di soggiorno. “Abbiamo introdotto una tassa simile – spiega Bruno – un ticket di 1 euro da applicare a tutti i turisti che giungono sulle nostre isole”. Per nulla favorevole alla tassa di soggiorno, invece, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, che assicura: “l’istituzione di questa nuova tassa non è certamente nei nostri programmi e comunque l’impatto legato alla presenza di turisti in città non rappresenta un problema. Palermo è e rimane una città accogliente e ospitale”.

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