venerdì, 17 Maggio 2024

Tasse lusso, i megayacht preferiscono Portofino

Il sindaco di Arzachena: “E noi che avevamo puntato tutto sul turismo d’elite!”

Agli approdi esclusivi della Sardegna, gli yacht e le navi da crociera quest’estate preferiscono il Tigullio e soprattutto Portofino. Sarà colpa delle tasse sul lusso imposte dalla giunta Soru, fatto sta che qui il passaggio delle barche superiori ai trenta metri è aumentato del 20% rispetto all’anno scorso. Così quest’estate il gran movimento marittimo in corso nel Nord Tirreno avrà come mete principali la Sicilia, la Corsica, la Croazia e la Liguria. Ma non la Sardegna. Ma mentre a Portofino si festeggia, in Sardegna sorgono come funghi le manifestazioni di protesta contro la nuova tassa che sta portando al fallimento il turismo d’elite, su cui alcune zone dell’isola avevano puntato tutto negli ultimi anni. “Noi non facciamo nulla per incentivare il turismo di massa – ha dichiarato il sindaco di Arzachena, Pasquale Ragnedda – che porta solo pressione antropica sulle spiagge e inquinamento, ma siamo costretti a subirlo. Il nostro – continua Ragnedda – è un turismo medio-alto, che è l’unico in grado di poter usufruire dei nostri prodotti. La massa non può certo accedere alla nostra offerta. Tutti invidiano il modello Costa Smeralda e noi con una tassa contro i turisti ricchi non facciamo altro che allontanarli. Io contesto la filosofia che ha portato a emettere un provvedimento simile: vogliamo favorire il turismo di massa che non fa altro che inquinare e non portare ricchezza? Il turismo – ha concluso – non ha senso senza una ricaduta economica e i poveri non possono certo portarci ricchezza. Per i ricchi che vengono da noi non è un problema pagare la tassa, ma è una questione di correttezza, se non gli diamo dei servizi in più perché dobbiamo costringerli a pagare una tassa?”.

News Correlate