lunedì, 6 Maggio 2024

Terrorismo, anche aereo Alitalia scortato da caccia Usa

E’ stato fatto atterrare nel Maine per un sospetto terrorista a bordo

L’aeroporto di Bangor, negli Stati Uniti, si sta trasformando in una sorta di tappa intermedia forzata per i voli transoceanici dall’Europa. Meno di una settimana dopo aver accolto un aereo dell’Air France sul quale era scattato un allarme-terrorismo, nello scalo in Maine e’ stato fatto scendere stavolta un volo Alitalia da Milano a Boston, scortato da due caccia americani F-15.
Tutta colpa di un nome sulla lista dei passeggeri che ha fatto scattare l’allerta sui computer dell’antiterrorismo americani, perche’ risultato uno di quelli contenuti nella sterminata e controversa ‘no-fly list’, la lista nera del
terrorismo messa a punto dagli Usa. Un algerino che si trovava sul volo AZ618 ha provocato qualche ora di apprensione, ma alla fine tutto si e’ rivelato l’ennesimo falso allarme sui cieli di un’America che continua ad avere i nervi tesi quando si tratta di presunte minacce aeree. La Tsa ha reso noto di aver avviato accertamenti con Alitalia per chiarire le ragioni per cui sia stato possibile a un passeggero il cui nome figura sulla lista nera imbarcarsi su un
volo per gli Usa. Uno scenario che sembra ricalcare quello di giovedi’ scorso, quando un volo dell’Air France da Parigi a Boston era stato deviato a Bangor: un passeggero aveva un nome quasi identico (con l’eccezione di una lettera) e la stessa data di nascita di un individuo ritenuto dagli Usa un terrorista.
L’uomo era stato trattenuto per alcune ore con la moglie e i due figli, prima di venir rimesso in liberta’. ”Il caso dell’Alitalia e quello francese hanno alcune caratteristiche diverse”, ha detto la portavoce della Tsa, perche’ in questo caso non si trattava di un nome simile, ma proprio di quello contenuto nella lista di non volo. La ‘no-fly list’ e’ da tempo al centro di interrogativi e polemiche, dopo che e’ emerso che vi compaiono inspiegabilmente anche membri del Congresso. Sugli allarmi aerei, pero’, gli Usa intendono continuare a seguire la linea della ‘tolleranza zero’, come hanno dimostrato giorni fa con l’allerta che ha portato all’evacuazione della Casa Bianca per la violazione dello spazio proibito sulla capitale da parte di un piccolo aereo da turismo. In quell’occasione, i caccia sembra siano arrivati a un passo dall’ aprire il fuoco, anche se il Pentagono ancora oggi ha ribadito di non essersi spinto fino a quel punto. L’emergenza sul volo AZ618, con a bordo 127 passeggeri e 10
membri dell’equipaggio, e’ stata assai meno drammatica, ma anche stavolta si sono levati in volo i caccia. Due jet dell’aviazione militare canadese hanno tenuto sotto controllo il Boeing 767 quando e’ entrato nello spazio aereo del Canada e subito dopo sono stati sostituiti da due caccia F-15 ‘Eagle’ della Guardia nazionale del Massachusetts, fatti levare in volo dalla base
Otis Air National Guard a Cape Cod.

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