domenica, 5 Maggio 2024

Terrorismo, il Marocco ora rischia il crollo

Potrebbe verificarsi crisi come in Kenia dopo l’attentato di Mombasa

Uscito relativamente indenne dagli effetti della guerra in Iraq che ha penalizzato in rapida successione l’ industria delle vacanze in alcuni paesi, il turismo marocchino rischia di subire un colpo d’arresto dopo gli attentati della scorsa settimana. Le bombe di Casablanca potrebbero infatti contribuire a demolire le certezze dei turisti europei che hanno visto nel Marocco, così come nella Tunisia, affascinanti mete vicine, relativamente economiche e, soprattutto, sicure. I conti su prenotazioni, disdette e rinunce i tour operator
potranno farli lunedì, alla riapertura degli uffici. Ma il fatto che gli attentatori di Casablanca abbiano preso di mira anche un albergo e che tra le vittime vi siano dei turisti costituisce un oggettivo elemento di preoccupazione per il futuro. Il timore, insomma, è che dopo l’ attentato in Marocco ci sia il crollo delle presenze straniere, così come accaduto in Kenia dopo l’ attacco terroristico di Mombasa. Dai tour delle città imperiali, alle vacanze al mare, dai giovani viaggiatori che seguono le tracce dei loro padri alternativi che negli anni Settanta prediligevano Marrakesh, fino ai vip e stilisti che hanno acquistato una casa sull’ altra sponda del Mediterraneo, l’ attrazione italiana per il Marocco è assolutamente trasversale. Lo scorso lungo ponte di Pasqua aveva messo in luce, secondo i dati di Assotravel, una flessione attorno al 30% del mercato dell’ outgoing, ma le mete del Mar Rosso, della Tunisia e, sebbene in misura minore, dello stesso Marocco non erano tra i paesi maggiormente penalizzati. In alcuni casi, anzi, secondo i dati della Astoi, l’ Associazione dei tour operator italiani, le destinazioni mediterranee di Mar Rosso, Egitto, Marocco e Spagna avevano fatto registrate complessivamente un + 20% rispetto allo stesso periodo dello stesso anno.

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