venerdì, 10 Maggio 2024

Terrorismo, tramonta l’ipotesi schedatura

Il Congresso ha chiuso l’apposito ufficio al Pentagono, ma gli studi proseguono

Il Congresso americano mette i sigilli all’ufficio del Pentagono che voleva creare una megabanca dati computerizzata contro il terrorismo, paragonata dai critici ad un ‘grande fratello’ elettronico. Ma l’idea del controverso ammiraglio John Poindexter – che è affondato insieme al suo progetto – è tutt’altro che morta: gli stessi studi portati avanti dal Pentagono saranno ora smistati ad altre agenzie. Il funerale per il Terrorism Information Awareness (Tia), il progetto con il quale Poindexter mirava a creare una gigantesca miniera di dati mondiali dentro la quale cercare tracce di attività di terroristi, è stato celebrato nelle sale delle commissioni finanziarie di Capitol Hill, che hanno chiuso i rubinetti all’ufficio che portava avanti il programma. Manca ora solo la firma del presidente George W.Bush, ma dopo che Poindexter ha dato le dimissioni e il Tia è stato smantellato, la Casa Bianca non sembra aver intenzione di opporsi. I parlamentari hanno imposto anche una serie di paletti a ciò che d’ora in poi potrà fare la Darpa, l’agenzia per le innovazioni tecnologiche del Pentagono all’interno della quale
era stato creato l’ufficio Tia. Sul piano del terrorismo, alla Darpa resteranno compiti di ricerca di nuovi software o di analisi delle sostanze biochimiche, ma nessun progetto che possa in qualche modo configurarsi come uno strumento d’intelligence che raccolga dati sensibili sugli americani. Proprio questo aspetto del Tia aveva scatenato le proteste
sul piano della difesa dei diritti costituzionali, nonostante
Poindexter avesse assicurato che l’idea non era quella di andare a ficcare il naso in casa degli americani. Al fallimento del progetto ha contribuito anche il sospetto che circonda la figura dell’ ammiraglio, coinvolto ai tempi dell’amministrazione Reagan nello scandalo Iran-Contra e richiamato in servizio attivo da Bush. Ma l’America del dopo 11 settembre non rinuncia assolutamente all’idea di sviluppare nuovi sistemi tecnologici per la raccolta
di informazioni personali. Il concetto alla base del Tia era che setacciando il mondo alla ricerca di movimenti finanziari, prenotazioni di viaggi, transazioni commerciali e altro, fosse possibile trovare con potenti computer tracce di attività sospette. Gli strumenti tecnologici ai quali in questi due anni hanno lavorato i ricercatori del Tia saranno ora trasferiti alla Cia, all’Fbi, alla Nsa (l’agenzia per lo spionaggio elettronico) e al Dipartimento di Stato, che continueranno a sviluppare nuove idee in questo campo. Un altro progetto che rientra nello stesso raggio d’azione,
battezzato Capps II, è stato frenato in questi giorni in
Congresso e subirà ritardi, ma a sua volta non sparirà. Si
tratta del programma per la raccolta estesa di dati sui
passeggeri degli aerei, mirato a ‘schedare’ ogni passeggero con un colore (verde, giallo o rosso) secondo la sua potenziale pericolosità per i voli.

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