martedì, 21 Maggio 2024

Tour operator esteri, 2005 difficile per l’incoming italiano

Al TTG Incontri di Rimini sono emerse luci e ombre del sistema Italia

L’Enit sogna una comunicazione in grande stile così come l’Italia meriterebbe. I turisti stranieri cercano un prodotto meno standardizzato, più economico e professionale e i tour operator prevedono un 2005 ancora di sofferenze, mentre Sviluppo Italia sta supportando la nascita di cinque grandi poli turistici integrati (6000 nuovi posti letto) e un circuito di ricettività di nicchia da 150 strutture di pregio.
Durante il Forum di TTG Incontri “Italia alla sbarra: che cosa chiedono i tour operator internazionali al nostro prodotto turistico” sono emerse tutte le difficoltà e le speranze dell’industria turistica italiana. Dall’analisi della semiologa Laura Rolle dell’Università di Torino emerge un’immagine dell’Italia non forte dal punto di vista della comunicazione. La causa è l’eccessiva concentrazione sul prodotto anziché sul consumatore e la frammentarietà delle azioni per la mancanza di una strategia nazionale.
Dal Direttore Generale dell’Enit Piergiorgio Togni è giunta la conferma del momento di difficoltà in ambito promozionale, dovuto alle incertezze sul futuro assetto dell’ente e della conseguente limitazione delle risorse economiche stanziate. “Stiamo definendo proprio in questi giorni un piano di comunicazione in linea con quei 25 milioni di euro che la Finanziaria ci ha per il momento assegnato. Ma sono 8 anni che sogno di poter realizzare una campagna promozionale all’altezza dell’Italia, completa di spot televisivi e di tutto il resto, perché purtroppo con le pubbliche relazioni dei delegati non si va molto lontano – ha ammesso – Occorre darsi da fare per una qualità del turismo e dell’ospitalità a 360°. Il mercato di riferimento deve per il momento rimanere l’Europa perché i mercati emergenti come Cina e India al momento rappresentano un 10% di quello tedesco e saranno maturi solamente tra una decina di anni. Eppoi oggi i voli tra Italia e Cina sono solamente 4 a settimana! Quanto alla futura forma dell’Enit ritengo a mio parere dovrà rimanere un ente di promozione con all’interno sia le Regioni che le categorie economiche”.
I tour operator stranieri, che filtrano le richieste e tastano il polso dei turisti stranieri, anticipano un 2005 non particolarmente tranquillo per l’incoming Italiano. “La crisi economica della Germania li porterà a risparmiare anche sulle vacanze e quindi la prossima estate molto probabilmente non cambierà molto e si dovranno stringere di nuovo i denti. Forse cresceranno gli inglesi, che hanno riscoperto l’Italia – Angelo Quaranta, contracting manager TUI – Per quanto riguarda le richieste dei turisti, queste cambiano a seconda della nazionalità e della destinazione. Sul treno si dovrebbe investire di più, invece da Rimini a Monaco oggi si impiegano le stesse 10 ore di vent’anni fa. Per chi usa l’auto c’è da registrare la scomparsa del problema dei furti dei veicoli mentre sono troppo alti i costi delle autostrade e dei parcheggi che ormai, anche a Rimini, sono quasi tutti a pagamento. Molta attenzione viene prestata, soprattutto da inglesi e scandinavi, al requisito della sicurezza e molti hotel, specie i più piccoli, non sono ancora a norma. Sempre scandinavi e inglesi amano molto le piscine, anche più del mare e non trovano strutture all’altezza. Infine la chiarezza nei prezzi, soprattutto al di fuori dell’hotel. Per chi arriva in aereo c’è il problema del costo del noleggio dell’auto che in Italia sono superiori del 30% a quelli della Germania”.
Sul fronte degli investimenti istituzionali nel settore, Sviluppo Italia Turismo si sta muovendo sia per stimolare la ricettività di grande portata che quella di nicchia.”Stiamo cercando di dare qualche contributo sul piano pratico – ha spiegato Gianni Martino, project manager SI e direttore generale di Pregiohotels – Attraverso un programma da 700 milioni di euro per la creazione di cinque grandi poli integrati di ricettività e servizi che, a regime, renderanno disponibili 6000 nuovi posti letto complessivi. Per il circuito di nicchia è nata Pregiohotel, catena alberghiera dedicata a dimore di pregio (palazzi storici, castelli, ville, fattorie) ristrutturate per il turismo di qualità su tutto il territorio nazionale. Al momento sono attive 39 strutture, a regime saranno circa 150″.

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