sabato, 27 Aprile 2024

Trasporto aereo, allo studio in Gran Bretagna tassa anti-congestione

Tasse pesanti per “incoraggiare un servizio di qualità”, ma è già polemica

Per arrestare la crescita del traffico aereo ed evitare di dover potenziare gli aeroporti, il settore dovrebbe essere tassato molto più pesantemente. E’ quanto sostiene l’istituto di ricerca britannico Institute for Public Policy Research (Ippr) in un rapporto che dovrebbe essere pubblicato il mese prossimo. Secondo lo studio, anticipato dal Financial Times, il Governo di Londra dovrebbe applicare il concetto di tassa sulla congestione agli aeroporti, per incoraggiare ”un servizio con sovrapprezzo, di migliore qualità, al posto di uno a basso prezzo ma sempre più scomodo”. Nella bozza del rapporto ottenuta dall’Ft, volare è definita ”un’attività non essenziale, riservata soprattutto ai più abbienti”. ”Oltre l’80 per cento dei voli di linea a basso costo, a scopo di intrattenimento, sono acquistati da circa il 40 per cento delle popolazione appartenente alle 3 classi sociali più privilegiate. Di conseguenza, qualsiasi tassa ambientale sarebbe progressiva, pagata in gran parte da quelli che possono permettersela di più”. Punti di vista discutibili e forse anche un po razzisti, considerato che si da per scontato che le “classi meno abbienti” non abbiano diritto a volare [sic!].

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