venerdì, 19 Aprile 2024

Trasporto aereo, altalena di esuberi tra Alitalia e Meridiana

La compagnia di bandiera li riduce, mentre la compagnia dell’Aga Khan ne discute coi sindacati

Altalena di esuberi nel trasporto aereo italiano, che nel giro di pochi giorni è passato dall’annuncio di Meridiana, che ne ha proposti 192, alle indiscrezioni su Alitalia che, visti i conti, dovrebbe ridurli dai 900 annunciati ai 100-200 concordati nelle ultime ore con i sindacati.
In casa Meridiana all’annuncio della compagnia ha fatto seguito la risposta dei sindacati, che chiedono invece un piano di rilancio. “Un adeguato piano di rilancio e la riorganizzazione del lavoro per il personale di terra”: queste le richieste avanzate dai sindacati durante l’incontro nella sede dell’Associazione degli industriali di Sassari sulla vertenza che oppone il personale alla compagnia aerea dopo la dichiarazione di 192 esuberi. Il vettore ha ribadito le motivazioni che l’hanno indotto a dichiarare la crisi: congiuntura negativa, irrisolti problemi del settore aereo e non buone prospettive per il 2005. Le parti si riuniranno nuovamente il 7 marzo prossimo
Ben altra atmosfera in casa Alitalia. I ripetuti incontri con isindacati si sono conclusi con il taglio agli esuberi previsti dal nuovo piano industriale: secondo indiscrezioni pubblicate oggi sul Corriere della Sera si sarebbe ridotto da 900 a 100-200 il numero di dipendenti da collocare in cassaintegrazione. Alla base di questo ridimensionamento ci sarebbero anche gli esodi incentivati, che per ora avrebbero interessato circa la metà dei 400 assistenti di volo con anzianità maggiore. Per quanto riguarda la questione dei trasferimenti a Malpensa, un’ipotesi avanzata sarebbe quella di adottare uno schema a due tempi, a regime alla fine del 2005, incentivando il trasferimento di almeno 300 volontari o una rotazione di dipendenti.
Ma la situazione del vettore di bandiera sembrerebbe alleggerita anche dal punto di vista finanziario. Sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in attesa del pronunciamento della Commissione europea Alitalia potrebbe addirittura rimandare l’utilizzo del prestito ponte, grazie al miglioramento della situazione di cassa. Non solo: anche l’importo dell’aumento di capitale potrebbe subire riduzioni.

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