mercoledì, 24 Luglio 2024

Trasporto aereo: Anpac, stop ai piloti stranieri

Sono un centinaio i piloti italiani a spasso

Basta all’invasione di piloti stranieri da parte delle compagnie aeree italiane alla ricerca di risparmi. A chiederlo è l’Anpac, che sottolinea come con queste scelte non solo vengono lasciati a spasso tanti giovani italiani, ma si possono anche creare difficoltà di comprensione tra i componenti dell’equipaggio.
L’associazione dei piloti definisce ”grave l’atteggiamento assunto da alcune compagnie aeree nazionali che, nonostante la immediata disponibilità di molti piloti professionisti italiani altamente qualificati in attesa di ricollocamento a seguito della cessazione dall’attività di numerose aziende di trasporto aereo, continuano l’assunzione di personale di condotta straniero nella ricerca esasperata di presunti risparmi”. Di contro, aggiunge l’Anpac, ”ricorrendo a composizioni degli equipaggi con personale di diversa madrelingua, si generano
potenziali situazioni di disomogeneità lessicale a bordo degli aeromobili”. Alcune compagnie, ricorda l’associazione, assumono piloti e comandanti stranieri, spesso a tempo determinato, con la giustificazione che essi posseggono già la specifica abilitazione sulla tipologia di aeromobile utilizzato dalla stessa compagnia. ”Riteniamo – dice invece l’Anpac – che il
costo di una abilitazione su un aeromobile non debba pregiudicare il sostegno economico delle famiglie di tanti connazionali”. I piloti considerano così ”urgente segnalare al nostro governo che oggi più di 120 giovani piloti italiani, formati a loro spese nella scuola di volo Sky Master, sono in attesa di una prima assunzione” e attendono dunque ”un intervento del Governo e delle autorità competenti affinché si scriva la parola fine ad un costume indegno che non tutela nè le nostre preziose professionalità, nè l’industria nazionale”.

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