lunedì, 6 Maggio 2024

Trasporto aereo, ci vuole il sostegno della Finanziaria

Le parti in causa hanno chiesto al Governo l’intervento della Politica

Il comparto del trasporto aereo chiede interventi di sostegno da inserire nella prossima legge Finanziaria. Per superare le difficoltà del settore, dicono gli operatori che oggi hanno chiuso la prima tornata di incontri al ministero delle Infrastrutture nell’ambito del confronto con il governo sulla crisi del trasporto aereo, e’ infatti necessario intervenire sugli ammortizzatori sociali, sulle accise, sul trattamento fiscale, e su tutti quegli altri strumenti, come la decontribuzione, che sono stati usati per rilanciare altri settori in crisi. ”Al governo le parti hanno chiesto a gran voce un intervento della politica” ha detto al termine della riunione il viceministro alle Infrastrutture Mario Tassone che si è impegnato a garantire ”questo elemento di sintesi per un comparto fino ad oggi chiuso in compartimenti stagli”. Resta intanto ” sullo sfondo” la questione della privatizzazione di Alitalia: ”Tutti – ha riferito Tassone – hanno condiviso la necessità di mantenere un ruolo forte per la compagnia di riferimento, il cui patrimonio non può essere disperso con compravendite pericolose”. Anche l’Alitalia, presente alla trattativa solo con il capo della Divisione del personale e membro di Assaerei, Nicola Schiavone, ha invocato un intervento della politica, per fare ‘sistema’ e per garantire condizioni di ‘par condicio’ sia sul mercato interno sia nei confronti della concorrenza estera. Ora, ha rilevato il segretario nazionale della Fit Cisl, Claudio Genovesi, ”Tassone avrà alcuni giorni per riordinare il filo dei contributi portati in questa sede e stendere un documento da consegnare a Palazzo Chigi, anche con le richieste di eventuali interventi da inserire in Finanziaria”. Il clima del confronto, dopo le tensioni di inizio estate, ”è stato positivo ed abbiamo constatato una marcata unicità di vedute, sia con Tassone sia con le aziende” ha riferito il responsabile dell’Anpav, Massimo Muccioli. ”Ora, dopo che abbiamo concordato tutti sul fatto che un intervento politico è improcrastinabile, vogliamo sapere se il governo è finalmente disponibile a darci una risposta” ha aggiunto il responsabile per il trasporto aereo dell’Ugl, Roberto Panella, secondo il quale ”o si trovano soluzione, oppure quello che si è verificato con la crisi della Fiat verrà replicato ora, con l’aggravante che ogni impiegato del trasporto aereo, da’ lavoro ad altri 5 nell’indotto”. Sullo sfondo della trattativa sia affaccia ora il tema dei rinnovi contrattuali, per i quali si tenterà la strada del contratto unico di settore, e quella della ricerca di una soluzione per i tecnici di volo che sono drammaticamente sotto licenziamento. Si tratta di circa 80 dipendenti, per i quali Alitalia si era impegnata in occasione dell’accordo di Palazzo Chigi, a riqualificare come piloti dopo il necessario addestramento. Ma, afferma Massimo Colò dell’Atv, ”Alitalia
non solo non ha fatto terminare a tutti il periodo di addestramento ma ha fatto richiesta per riaprire la richiesta di licenziamenti collettivi”.

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