venerdì, 3 Maggio 2024

Trasporto aereo, il cellulare è pronto a conquistare i cieli

La sfida Airbus-Boeing accelera i tempi al 2006

Finora aveva invaso ”solo” quasi tutti gli angoli della terra, dagli autobus agli uffici, passando indebitamente per chiese, cinema e teatri. Tra breve
conquisterà anche i cieli: il cellulare, inseparabile e invadente aggeggio in dotazione ormai a tutti quanti dai 6 agli 80 anni di età, sarà autorizzato nelle cabine degli aerei dal 2006. Per riuscire a violare anche quest’ultima oasi di pace a costi accessibili, sfida importante per le compagnie aeree, è appena stata costituita un’apposita società. Ne fanno parte il consorzio europeo Airbus, la Società internazionale di telecomunicazioni aeronautiche (Sita) e l’americana Tenzing, primo fornitore di Sms e d’accesso a Internet a bordo di aerei di linea. Obiettivo: battere sul tempo le parallele ricerche del
grande concorrente d’Airbus a stelle e strisce, Boeing. La creazione di questa società ”è una tappa preliminare, ma – specifica il consorzio Airbus – non c’è ancora una data definita per una futura entrata in funzione”, che non potrà
comunque essere prima di due anni. Se al momento il telefonino è proibito (almeno) in aria a causa del rischio di interferenze con gli strumenti di
navigazione del velivolo, ci vorrà infatti ancora un pò di tempo per arrivare a un indebolimento tale del segnale telefonico da scongiurare qualunque tipo di disturbo. In realtà, su alcune compagnie di volo (come Cathay Pacific, Emirates, Iberia e Lufthansa) è già possibile ricevere e-mails e messaggini, ma la grande rivoluzione sarà poter comunicare dal proprio cellulare. E farlo a prezzi non irrisori ma nemmeno proibitivi: per servizi già nati come la posta elettronica,
Tenzing fissa un tetto massimo di 8,30 euro sulle tratte interne agli Stati Uniti e tra 8,30 e 16,60 per quelle internazionali, mentre l’inflazionato Sms dovrebbe costare 2 euro. Ai viaggiatori che non possono resistere il tempo di un volo senza cornetta o senza computer, il servizio verrà fatturato dal loro operatore telefonico o dal loro fornitore d’accesso a Internet, secondo la griglia tariffaria in vigore per le chiamate internazionali. Vicini a un nuovo progresso nel comfort delle rotte, resta da risolvere alle compagnie aeree il problema del probabile abuso dello strumento anche in volo. Sopportabile nei viaggi di breve durata, potrebbe diventare fastidioso nelle lunghe traversate,
quando accanto a chi freme per salutare la fidanzata da 10.000 metri c’è chi vorrebbe dormire in santa pace. Una volta offerto anche questo servizio, dovranno veramente capire come gestire a bordo l’insostenibile, continuo trillare di decine di telefonini impazziti.

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