L’Associazione Internazionale per il trasporto aereo (Iata) ha annunciato ieri a Ginevra di aver inoltrato un’azione giudiziaria contro il regolamento dell’Ue
che prevede nuovi indennizzi per i passeggeri vittime di voli annullati o in ritardo. In un comunicato, la Iata afferma di aver chiesto un esame dell’ Alta Corte del Regno Unito, prima tappa per un’eventuale trasmissione del caso alla Corte europea di giustizia. ”Le compagnie aeree riconoscono il bisogno di compensare i passeggeri per un imbarco negato, ma – ha affermato Giovanni
Bisignani Direttore generale e Ceo della Iata – non possiamo accettare di pagare un compenso per fattori indipendenti dalla nostra volontà”, quali il cattivo tempo, gli scioperi o misure di sicurezza. Per la Iata – che riunisce 270 compagnie di tutto il mondo – il regolamento dell’Ue è ”fuorviante”, ”irresponsabile”, ”poco pratico” e ”incompatibile” con altre norme.
Per Bisignani,”con queste disposizioni si mettono in pericoli gli interessi dei passeggeri che si pretende proteggere”. La Iata afferma di essersi rivolta invano con una lettera nel febbraio scorso al Commissario per il Trasporto, Loyola de Palacio, ma senza ottenere risposta. ”Purtroppo – ha deplorato
Bisignani – non abbiamo ricevuto una risposta” ed è per questo che l’Associazione ha deciso di rivolgersi alla giustizia.
