domenica, 12 Maggio 2024

Trasporto aereo, la paura di volare atterra in Parlamento

Si lavora su una proposta di legge per un disturbo che colpisce 2 milioni di italiani

La paura di volare atterra in
Parlamento con una proposta di legge a cui sta lavorando Renzo
Lusetti, vice capo-gruppo della Margherita alla Camera e
componente della Commissione Trasporti. Si chiedera’ di avviare
un’indagine sulla qualita’ dell’aria negli aerei, sotto accusa
come causa scatenante di attacchi di panico e si proporranno
corsi ad hoc per preparare gli assistenti di volo a fronteggiare
crisi a bordo e sulla presenza di un medico nell’equipaggio.
L’anidride carbonica in quantita’ elevate puo’ incidere
sull’insorgenza dell’attacco di panico. Lusetti proporra’ anche
la presenza di un medico sui voli intercontinentali. ”Mi rendo
conto comunque che questa figura, pur essendo importante – ha
spiegato Lusetti – richiede un impegno economico difficile da
sostenere per le compagnie aeree in questo momento di crisi”.
Trentasette milioni di italiani
stanno cercando la vacanza ideale ma 2 milioni, tre donne ogni
uomo, stanno invece cercando la scusa piu’ credibile per non
partire a causa degli attacchi di panico, che tengono lontano da
viaggi in aereo cosi’ come da metropolitane e tanti altri mezzi.
Per la prima volta sono stati stato fotografati mentre esplodono
nel cervello con le prove che la responsabile e’ l’anidride
carbonica (CO2). Un tempo solo sospettata di innescare attacchi
di panico in aereo o in metro, adesso puo’ essere portata sul
banco degli imputati. Rosario Sorrentino, il primo studioso a
parlare di CO2 come responsabile degli attacchi di panico sugli
aerei. La cura per guarire dalla paura di volare, la foto della
paura che attanaglia il cervello, le nuove ricerche sul CO2 a
bordo degli aerei sono state presentate ieri a Roma dai
professori Rosario Sorrentino, Stefano Bastianello, Livio de
Santoli. Quanto sia affollato il pianeta di chi ha paura di
volare lo dimostra un sondaggio del TG2 fra i telespettatori: il
46 per cento ha detto di aver paura di volare; solo il 32 ha
detto di non avere problemi. Il 43 per cento rinuncia per paura
a volare. ”Adesso esistono – dice Rosario Sorrentino,
neurologo, dell’Unita’ Italiana Attacchi Panico della Paideia a
Roma – terapie mirate soprattutto quella farmacologica ma anche
la psicoterapia cognitivo-comportamentale”. Il metodo messo a
punto dall’esperto prevede sia per chi vive il volo con ansia e
forte apprensione, sia per chi rifiuta l’aereo in modo ostinato
e sia per chi ha avuto o ha attacchi di panico durante il volo,
di assumere cinque-sei giorni prima del volo previsto una
terapia farmacologica mirata e calibrata alla persona. La
cura sara’ efficace a mettere in stand by, a riposo, quei
sensori, quegli interruttori, quei centri nervosi che nel nostro
cervello fanno scattare all’improvviso gli attacchi di panico.
Gli stessi farmaci vanno presi anche al momento dell’arrivo in
aeroporto e se necessario durante il viaggio. Successivamente
alla terapia farmacologica mirata e calibrata alla persona, ci
si sottopone alla psicoterapia cognitivo-comportamentale. Le due
metodiche consentono al paziente di desensibilizzarsi
progressivamente e di riabilitarsi ad esporsi alle situazioni
temute.

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