Favorire i collegamenti in continuita’ territoriale – cioe’ con la decurtazione degli oneri a carico dei cittadini – tra Lampedusa e Pantelleria e la Sicilia, aumentare il numero di rotte fra la Sardegna e il continente e consentire agevolazioni tariffarie anche agli isolani emigrati, ai loro famigliari, quando desiderano tornare nella terra d’origine. Sono le priorita’ espresse da rappresentanti di Anci (associazione nazionale dei Comuni italiani) e Upi (Unione delle province italiane) alla commissione Trasporti della Camera in un’audizione nell’ambito di un’indagine conoscitiva sulla situazione dei collegamenti aerei per assicurare la continuita’ territoriale con la Sardegna
e la Sicilia.
Il vice presidente dell’Upi della Sicilia, Antonio Angelo, ha rilevato che ”e’ prioritario per le isole minori, Lampedusa e Pantelleria, favorire le tratte aeree con la decurtazione degli oneri a carico del cittadino” perche’ ”con le cattive condizioni del mare e’ l’unico modo di collegarle alla Sicilia”. Angelo ha anche suggerito alla Commissione che vengano istituiti voli ”charter d’estate per permettere ai figli di persone che vivono in Sicilia di tornare sull’isola”. La richiesta della Regione Sardegna di allargare ad altri otto scali italiani i collegamenti con la Sardegna e’ stata ricordata dalla presidente dell’Anci dell’isola Linetta Serri la quale ha sottolineato che ”finora la continuita’ territoriale relativa alla Sardegna ha riguardato Roma e Milano”. Ninetto Lettera, dell’Upi Sardegna, ha proposto anche agevolazioni ”agli emigrati e ai loro figli che vogliono tornare in Sardegna ma anche a tutti gli italiani che intendono raggiungere l’isola”.
