sabato, 17 Agosto 2024

Trasporto aereo, prosegue il momento nero

Manutenzione insufficiente e sovraffaticamento di macchine e piloti potrebbero essere le cause

Continua il momento negativo per il trasporto aereo.
Tutto è cominciato il 6 agosto con il charter della Tuninter precipitato nel mare di Palermo e da allora non c’è stato un attimo di tregua. Il 14 agosto con la caduta del Boeing 737 della compagnia cipriota Helios, con 121 persone
a bordo. Ieri sera la nuova tragedia nei cieli dell’Amazzonia, con un Boeing 737 peruviano che si è schiantato dopo avere tentato un atterraggio di emergenza. Al momento si parla di 40 vittime e 52 feriti. Sempre ieri un piccolo aereo da turismo e’ caduto in Svizzera, provocando la morte dei quattro occupanti, mentre un 737 della
compagnia serba Jat ed un Airbus 340 della Air France si sono
‘sfiorati’ ad oltre 10 mila metri d’altezza nei cieli dell’
Ungheria occidentale. La mancata collisione e’ stata segnalata
con preoccupazione dal sindacato dei controllori aerei
ungheresi.
Sempre ieri il pilota di un altro 737 ha dovuto scendere di
quota sotto i tremila metri e continuare a quell’altezza il volo
da Salonicco ad Atene, con 93 passeggeri a bordo, per la
segnalazione di un’avaria al sistema di climatizzazione (un
problema analogo sembra sia stato all’origine dell’ incidente
del 14 agosto).
Altro momento difficile lo hanno vissuto i 162 passeggeri di
un aereo della compagnia charter svedese Viking, diretto a
Manchester, quando poco dopo il decollo dall’aeroporto di
Heraklion (Creta) l’aereo ha dovuto rientrarvi per un’avaria al
generatore elettrico di bordo. Dopo un controllo a tutti gli
apparati, il velivolo e’ ripartito verso la Gran Bretagna con
quattro ore di ritardo.
Manutenzione insufficiente e sovraffaticamento di macchine e
piloti vengono segnalati dagli esperti come possibili cause
degli incidenti e delle difficolta’ segnalate. Se pure l’aereo
continua ancora ad essere indicato, su base statistica, come il
mezzo di trasporto piu’ sicuro, non puo’ non preoccupare l’
allungarsi dell’elenco di problemi segnalati, al quale va ad
aggiungersi l’ inquietante previsione del Consiglio
internazionale degli aeroporti (Aic) di ingorghi e riduzione
della qualita’ del servizio di accoglienza dei passeggeri negli
aeroporti.
In un comunicato diffuso ieri l’Aic prevede per il 2020 la
presenza negli aeroporti di tutto il mondo di un miliardo di
passeggeri di troppo rispetto alle capacita’ di accoglienza
delle strutture. Nel 2020, fa sapere l’ Aic – che ha sede a
Ginevra ed i cui soci (in 273 aeroporti) rivendicano il 60 per
cento del traffico aereo mondiale – e’ previsto il transito di
7,4 miliardi di passeggeri, quasi il doppio di quello registrato
nel 2004 (3,9 miliardi).
L’aumento annuale del numero dei passeggeri dovrebbe
raggiungere in media il 4 per cento tra il 2005 ed il 2020, ed i
31 miliardi di dollari spesi l’anno scorso per aumentare le
proprie strutture, ”ma questi sforzi non sono sufficienti”,
conclude il comunicato.

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