giovedì, 18 Luglio 2024

Tratte sociali Sardegna, Alitalia non è interessata senza oneri di Stato

Meridiana e Air One sono invece pronte a fornire il servizio

Meridiana e AirOne sono pronte ad offrire i collegamenti tra la Sardegna e 18 aeroporti italiani attraverso la sola imposizione degli oneri di servizio pubblico, senza esclusiva e senza oneri finanziari a carico dello Stato. Alitalia ha invece detto ‘no’ e si dichiara pronta a garantire il servizio solo a fronte di oneri sociali. E’ quanto emerso ieri in Commissione Trasporti della Camera dove il Parlamento ha ascoltato le intenzioni delle compagnie italiane sul provvedimento del ministro delle Infrastrutture che detta la nuova normativa in materia di continuità territoriale con la Sardegna e che dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2005, per due anni. Il provvedimento, proposto dalla Regione Sardegna, adotta la nuova ‘filosofia’ sull’offerta dei servizi in continuità, dopo la scadenza della precedente regolamentazione ora in vigore in
regime di proroga. Il nuovo sistema, in sostanza, offre alle compagnie la possibilità di realizzare alcune nuove rotte, senza però integrazioni o compensazioni pubbliche. L’adesione all’offerta, che dovrà essere comunicata entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’offerta sulla Gazzetta ufficiale europea, comporterà per le compagnie l’accettazione dell’intero ”pacchetto” sulle 18 rotte che dovranno essere ‘coperte’ in base a costi, numero posti e fasce orarie prestabilite. Meridiana ed Air One si sono dette disponibili ad offrire il servizio ma chiedono un minimo di tempo per adeguarsi. ”Questo modello è agibile e ci può interessare” ha commentato al termine dell’audizione in Parlamento l’ad di Meridiana, Gianni Sebastiani, che ha proposto di rinviare solo di qualche giorno la partenza del nuovo regime, per consentire a quanti devono programmare gli spostamenti per le vacanze natalizie di poter acquistare ora, con tariffe certe già in vigore, i biglietti di andata e ritorno dalle ferie. ”A parte ciò ritengo che i tempi ci siano: adattarsi è un problema interno delle compagnie ma per quanto ci riguarda siamo abituati
a ridefinire gli operativi visto che ci siamo già trovati, ad esempio, a dover ricollocare gli aerei che avevamo sulla Cagliari-Milano”. Air One, invece, chiede uno slittamento di qualche mese per riorganizzare personale e macchine e di far partire il nuovo regime con l’orario estivo . ”Air One chiede una proroga che lasci il tempo tecnico per l’affidamento e per evitare di ricadere nel bailamme di tre anni fa” ha detto il presidente della compagnia, Carlo Toto, ricordando che, ad esempio, per garantire i collegamenti in base al vecchio regime la compagnia ha fatto un centinaio di assunzioni. Toto ha anche sollevato rilievi sulle modalità di assegnazione previste dal provvedimento che non chiarisce come verrà effettuata la scelta tra due proposte da parte di compagnie concorrenti. Alitalia, invece, si dichiara ”disponibile all’offerta di servizi in regime di continuità territoriale ma solo a fronte di oneri sociali”. La compagnia, ha spiegato il direttore marketing e network, Giancarlo Zeni, è favorevole ad un regime che contempli una delle tre opzioni di compensazione ”come avviene in tutti gli altri paesi europei” dove, in alcuni casi, l’aiuto viene dato direttamente al passeggero. Per la compagnia il sistema scelto mette un plafond al mercato, imbrigliando l’offerta all’interno di tariffe non sostenibili a livello economico e che la società non ritiene di poter sostenere. A livello operativo la nuova offerta in continuità territoriale riguarderà le rotte tra Alghero e Roma, Milano Bologna, Torino e Pisa; tra Cagliari e Roma, Milano, Bologna Torino, Pisa, Verona, Napoli e Palermo; tra Olbia e Roma, Milano, Bologna, Torino e Verona.

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