sabato, 18 Maggio 2024

Tsunami, le mete alternative scelte dai turisti

L’esodo dei vacanzieri dirottato su Europa, Carabi e Sud America

Le vacanze nonostante tutto. Cambiano solo le mete: non piu’ il sud est asiatico ma i Caraibi, Europa e Sud America. L’esodo vacanziero non sembra rallentare nonostante il dramma del maremoto nei Paesi del Sud Est asiatico e la sospensione di tutti i voli charter turistici diretti verso quelle destinazioni, come Male, alle Maldive. Altre mete vengono ora scelte da chi non intende rinunciare al viaggio gia’ programmato, siano esse le isole dei Carabi o localita’ altrettanto tradizionali, ma meno lontane. E’ il quadro che si ricava all’aeroporto di Fiumicino, dove in questi giorni continua il forte flusso di passeggeri e la conseguente programmazione di voli speciali. Intanto i collegamenti di linea con Bangkok (uno al giorno tra Thai International e Alitalia in pool con China Airlines) continuano regolarmente e con una sostenuta presenza di passeggeri.
”Un quinto dei passeggeri in partenza in questi giorni era diretto a Phuket – riferiscono dalla Thai – una parte di turisti ha rinunciato, ma alcune decine hanno scelto di riconvertire il viaggio verso altre localita’ della Thailandia, a nord, come pure sulla costa opposta di Pukhet, come Samui di Ko-Samui, Rayong, Pattaya. Altri ancora, invece, si sono diretti verso Bali, Cambogia e Vietnam”. La compagnia di bandiera tailandese ha dato disposizione di rimborsare al 100 per cento i biglietti per chi avesse rinunciato e, a Pukhet, ha messo a disposizione gratuitamente il collegamento sino a Bangkok: ”Stando alle ultime informazioni – conclude il rappresentante della Thai – molti italiani stanno proseguendo le vacanze a Karon”. Per quanto riguarda la destinazione Malesia, alla compagnia di bandiera Malaysia Airlines fanno presente che, dopo la prima
ondata di disdette, il flusso di passeggeri verso Kuala Lumpur (tre voli settimanali) sta tornando normale. ”Il nostro Paese e’ stato solo minimamente toccato dal maremoto – viene sottolineato – e la situazione e’ del tutto normale nelle localita’ piu’ frequentate, dalle Isole di Lankawi a Penang”.
Da alcuni tour operator che assistono i viaggiatori a Fiumicino viene la conferma che, accanto a un certo numero di disdette, sale la richiesta di altre destinazioni, in testa Caraibi ed Europa. ”E’ naturale pero’ – riferisce un addetto – che in questa fase di festivita’ di fine anno sia stato possibile soddisfare una richiesta solo nell’ordine del 10-15 cento, poiche’ diversi voli erano gia’ pieni, come quelli per Santo Domingo, Punta Cana, La Romana, Cancun ma anche Zanzibar. Ci sono state alternative: per fare un esempio, il 28 dicembre 14 persone, prima dirette alle Maldive, siamo riuscite a farle imbarcare per Citta’ del Messico. E’ prevedibile, d’ora in poi, nel breve-medio periodo, che i tour operator debbano concentrarsi in destinazioni alternative, con richieste verso Carabi, Kenya o sud America”. Intanto Fiumicino presentava ieri aerostazioni affollate per le partenze di Capodanno: numerosi i voli charter, tra le destinazioni spiccano Sharm El Sheikh, Djerba, Palma de Majorca, Praga, Budapest, Istanbul.

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